Siamo arrivati così al rush finale, il
QUARTO GIORNO (purtroppo anche l'ultimo).
Iniziamo la mattina con le questioni più pratiche: prepariamo la valigia.
Chiediamo poi all'amico portiere se possiamo lasciarla, notando che a quanto pare un gran numero di clienti lascia i bagagli nel piccolo atrio e così ci aggreghiamo ad essi :-)
La prima tappa della mattina è il Cimitero di
Père - Lachaise. Dato che in gita non eravamo riuscite a vederlo per ovvi problemi di tempo e, soprattutto, perchè era chiuso dato gli ingressi ghiacciati, è arrivato per me il momento di andarci.
Già all'arrivo mi rendo conto che siamo in una zona completamente diversa da quelle appena viste. Siamo fuori dal centro, più verso il bronx se vogliamo!
Così eccoci usciti dalla metro in un nuovo ambiente. Il cimitero si erge su una piccola collina e le sue mura sono visibili già appena usciti dalla stazione omonima.
Non è certamente una delle mete turistiche di maggior rilievo, intendiamoci, ma in ogni caso molta gente - soprattutto quella più in gamba - fa tappa qui.
Io e Mauro entriamo decisi a non perderci troppo: è un posto veramente immenso, non ho mai visto un cimitero di simile grandezza in vita mia.
Una serie di zone e una miriade di sentieri per raggiungerle. Ogni stradina ha un suo nome preciso, cosa che mi ha colpito moltissimo.
Vi faccio ora un piccolo elenco delle tombe più celebri che abbiamo potuto vedere:
Chopin
Rossini
Jim Morrison (forse la più famosa del cimitero, molti ci vanno proprio per vederla! Con la celeberrima fotina appiccicata vicino al suo nome e una scritta sottostante in greco che mi piacerebbe sapere cosa dice...)
Edit Piaf (con diverse sue foto attaccate e molti fiori; è strano pensarci ma quando mi allontano da questa effige continuo a sentire la sua voce cantare intorno a me, come se le note de
La vie en rose riecheggiassero nel cimitero e ballassero insieme al vento che muove le fronde...)
Oscar Wilde (la tomba che sono venuta a vedere. Mi sembra di sentirlo parlare, di vedere la sua figura recitare aforismi e osservazioni acute; è come vedere un pezzo di letteratura che avresti sempre voluto conoscere lì, di fronte a te. Eppure è una tomba davvero ignobile, con scritte di ogni genere e direi davvero esageratamente aggiunte. Non credo mi sognerei mai di prendere un pennarello e appuntare delle frasi, nonostante sapere che Oscar riposa là sotto mi faccia pensare a tutto ciò che ci ha lasciato...)
Marcel Proust (che nonostante ormai io odi profondamente è comunque una pietra miliare della letteratura francese, e non solo)
Guillaume Apollinaire (credo di non ricordare nient'altro che
Le Pont Mirabeau di questo poeta, ma una tappa si fa sempre dalla gente famosa!)
Eugene Delacroix (di cui abbiamo ammirato solo due giorni prima
La libertà che guida il popolo)
Balzac (E subito il pensiero vola alla sua
Comédie Humaine...)
La Fontaine (uno dei pochi grandi francesi che mi ha fatto prendere un bel voto a scuola con Cavalleri, per chi non lo sapesse quello delle favole!)
Molière (subito di fianco al precedente, mi figuro i protagonisti delle sue numerose commedie, o forse quelli di Madame Bovary - non sono ignorante, è una citazione che solo la famiglia Tozzi potrebbe capire)
Ne abbiamo visti anche altri, ma non starò a elencarli tutti.
Due parole per l'atmosfera. Forse è stato il vederlo d'autunno, con tutto il muschio sui tetti delle tombe, gli alberi senza foglie, il palcio sul terreno...Ma è davvero emozionante.
Non mi sono mai piaciuti i cimiteri e chi mi conosce lo sa. Non amo nemmeno andare a trovare i miei nonni e chi conosco, al cimitero. Appena arrivo nei dintorni inizio a star male, tremo e non parlo più. Ma questo posto non è solo un cimitero. E' una culla che accoglie chiunque in un mondo altro, qualcosa che va oltre l'immaginario. Un luogo in cui riposano menti così geniali e acute non può non essere magico. E di fatti è come se tutta l'aria che ho respirato a Père Lachaise fosse entrata in me riportandomi un po' di respiro. E per questo posso solo dire grazie a Loro.
Dopo questo momento malinconico torniamo in metropolitana per le ultime tappe della giornata. Prima di tutto andiamo a vedere
Place de la Bastille, dove Mauro si stupisce di non trovare molto. A chiunque faccia l'errore di andare lì ed aspettarsi chissacché ricordo che non c'è più la Bastille...E forse anche la Butt ve lo ricorderebbe eheh (altra citazione famigliare).
Dopo questa brevissima sosta ci avviamo in una via che parte dalla piazza dove troviamo l'ennesimo simil-Mc (si chiama Quick) e lì ci fermiamo a mangiare.
Dopodiché prendiamo la metro di nuovo per andare verso un capolinea, ossia alla
Grande Arche de la Défense.
Ovviamente essendo una struttura moderna piace a Mauro :-)
Saliamo le scale che mi riportano ad un insulto subito ("Equilibrio, ballerina!" "Vaffanculo!") e ci diamo un'occhiata intorno. Vorremmo salire in alto a fare un giro ma in effetti 9 euro a persona sono tanti...Piuttosto torniamo alla Tour!
E così dopo le foto di rito, con l'Arc de Triomphe sullo sfondo, ce ne torniamo di nuovo in metro indecisi sul da farsi.
E' qui che a Mauro viene l'idea migliore della giornata. Dato che abbiamo finito le mete più celebri decide di andare al
Pont de l'Alma. Questa è davvero una classica tappa da
TURISTA STRONZO (come diciamo noi due). Un
turista stronzo è uno che va nelle grandi città d'arte e oltre a vedere le solite classiche mete turistiche più famose (la Tour a Parigi, il Colosseo a Roma, Il Big Ben a Londra, per intenderci) va a vedere luoghi celebri per
altre cose e fa foto da classico turista (quindi Harrods a Londra, la foto col centurione a Roma, il Pont de l'Alma a Parigi). Non è una cosa offensiva, anche noi due spesso siamo turisti stronzi. E' solo una constatazione...:-)
In ogni caso il ponte in questione era famoso perchè su di esso c'è una copia in miniatura della fiamma della Statua della Libertà. In tempi recenti (dieci anni fa) venne reso celebre perchè nel tunnel sotto di esso è morta la povera Lady Diana --> conseguenza? I turisti stronzi vanno lì per vedere dove è morta Lady D.
Ed eccoci al punto di partenza, la Fiamma della Libertà diventata luogo di affissione per ricordi legati alla principessa...
Tuttavia la visita al ponte raccoglie i suoi frutti: è proprio qui che partono i battelli del
BATEAUX MOUCHES! Quindi senza volerlo non solo troviamo il modo di passare le ultime due ore che dobbiamo impegnare, ma facciamo anche una cosa che volevamo effettivamente fare, ossia il tour parigino dalla Senna.
Nell'attesa io e Mauro riusciamo a fare una miriade di foto e otteniamo anche una NOSTRA FOTO scattata da qualcun altro!! Lui ed io non chiediamo mai agli altri di farci una foto - che cagoni - ma trovando due italiani che ce lo chiedono, troviamo l'occasione per chiederlo a nostra volta. Ed ecco la prima - e credo ultima - foto di me e Mauro insieme!
Per il resto...mettere tutte le foto che ho fatto sarebbe impossibile, perchè ne ho fatte veramente tante, un centinaio...Ne inserisco qui alcune simboliche, e vi consiglio di farvi il giro sul Bateau, anche se fa freddo, perchè ne vale veramente la pena. Vedrete Parigi con due occhi diversi e da un altro punto di vista...
La fotocamera è ormai scarica, ma il giro sulla barca è in pratica finito. Ce ne torniamo verso l'albergo, prendiamo le valigie e torniamo a Port Maillot, dove era cominciata la nostra avventura.
Non vi dico il casino di gente che c'era lì, ci saranno state almeno un paio di centinaia di persone...Voli per Barcellona, per Shannon, per Roma Ciampino...E tutti i passeggeri fatti salire prima di noi, che eravamo gli ultimi...
Quindi abbiamo aspettata una buona ora e mezza al freddo nel piazzale, finchè il coordinatore ha fatto salire anche i passeggeri del volo Milano BG su un pullman.
Dopo la solita ora e un quarto di viaggio verso la periferia parigina, siamo tornati al capannone.
E' persino peggio di come lo ricordavo, solo che ora c'è qualche negozietto che vende cibo. Questa volta dobbiamo fare una coda indecente per fare il controllo dopo il check in, ma siamo premiati perchè siamo i primi a salire in aereo quando fanno invece l'imbarco...Eh eh
Una disorganizzazione assoluta...Il volo è arrivato in ritardo, così l'imbarco è stato fatto in ritardo. Grazie al cielo i piloti ryanair sono in gamba e partono sempre in fretta, anche se sono appena arrivati. Così di fatto siamo partiti comunque in orario, ma con un nervoso assurdo addosso. In aeroporto a fare code e senza spazio, davvero intollerabile. Meglio diecimila volte il nostro Orio!!
Comunque il volo atterra abbastanza puntuale e ad attenderci ci sono stranamente mio papà e mia mamma (non Debora...).
Dopo due chiacchiere arriviamo a casa e Mauro torna a casa sua, mentre io vado a nanna aspettando il suo messaggio di buona notte.
C'è da dire che nonostante la stanchezza, i dolori alle gambe, il freddo...un po' tutto...
Ne è valsa davvero la pena!
Grazie amore mio per questi giorni indimenticabili, come sempre...Ti amo