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lunedì 9 luglio 2007

Nonna



Difficile dire quanto mi mancherai.
La donna più combattiva e fiera che abbia mai conosciuto.
Quasi mi sembra di sentirti ancora ridere insieme agli zii.
Ricordi confusi, sono trascorsi due mesi dal tuo ricovero
in ospedale, ma sembrano un'eternità.

Testarda, cocciuta, fiera.
Non hai mai voluto lasciare la tua casa, dove sentivi ancora
la presenza del nonno. Dove i suoi bellissimi autoritratti
te lo facevano rivivere sorridente.

Le tue videocassette, i film che ci facevi registrare.
Rivedendo Fred Astaire non penserò più le stesse cose.
Immagini in bianco e nero di cinici redenti, di uomini
che si riscattanno alla fine.

Non ti sentirò più dire "Dèbora" né sbagliare tutti i nomi
delle tue nipoti e dei tuoi figli.
"Pronto, David?"
"No, sono Saul!"
"Ah, pensavo fossi l'Ivan..."

Niente più preferenze fra i tuoi ragazzi, niente più
assurde sentenze su "quel ragazzo che si deve sistemare".
Niente più chiamate la mattina in cerca della mamma per
qualche compito particolare. Nemmeno visite domenicali.

Ripenso al nonno. Mi piace pensare che ora siete di nuovo insieme.
Ti è mancato disperatamente in questi anni, hai vissuto un'esistenza
a metà da quando lui non c'è più.
Mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio.

Gioco con la mia collanina, non credo avrò mai più il coraggio di
togliermela dal collo. Il tuo regalo per la mia maturità.
Il mio delfino.

I tuoi racconti. Fonte inesauribile di aneddoti troppo assurdi per
essere veri. Eppure lo sono.
Non te li sentiremo più venir fuori spontaneamente, quasi per magia.

Guardo avanti e penso al 15 luglio.

Avevi quasi 82 anni nonna,
ma ci hai voluto lasciare prima.
Hai aperto quella quarta porta coraggiosamente e silenziosamente.
L'hai fatto senza rammarico, felice di ricongiungerti finalmente al tuo
amato Fabio e al tuo caro Aligi.

E noi siamo rimasti soli qui.
Speravo tanto che riuscissi a vedere almeno una delle tue nipoti
sposate e felici.
Sono felice che tu abbia conosciuto Mauro.
Sono grata che tu ci abbia dato tanta gioia.

Come farà la mamma senza di te?
E' perduta, si sente sola. Saremo in grado di darle tutto ciò
che, nel tuo modo strano, le davi tu?

Saremo in grado di andare avanti e farcene una ragione?
Come si dice, la morte fa parte della vita.
Io la temo.
Nel mio intimo, è la cosa che temo di più in assoluto.
So già che non sarò mai in grado di accettarla.

Mi manchi tanto nonna. Ti prego veglia su di me.
Aiutami ad andare avanti...
E ricordati di quanto ti voglio bene.

Il mio Angelo Custode.

2 interventi:

Anonimo ha detto...

Che cosa bellissima..... ero per caso di passaggio non so come ....forse la stanchezza d una giornata passata.......

Beerok23 ha detto...

Grazie...