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giovedì 26 giugno 2008

Riassunto delle puntate precedenti...

Oggi tutt'altro genere di post. Prima di tutto una nota positiva perché sono riuscita a passare database e sono felicissima...Non mi aspettavo né di farcela né il voto che ho preso, quindi possiamo dire che il proposito "impegnarmi al massimo nella carriera scolastica" è decisamente realizzato. E' dall'inizio dell'anno che non faccio altro che dare esami: se penso che l'anno scorso di questi tempi non stavo facendo praticamente nulla, sono felice di rendermi conto che dall'inizio del 2008 ho dato 7 esami. Di uno sto attendendo la conferma (è uno scritto), un altro non l'ho passato (e lo ridarò a breve) ma 5/5 sono andati, anche discretamente...

Altro proposito era quello di passare almeno tre esami entro luglio. Spero di poterlo osservare, dato che siamo già a uno. In realtà la parte pratica di Info Distribuita è già passata, ma è un mezzo esame.

Dunque a livello studi, posso considerarmi molto soddisfatta. Arriverà il momento di godermi l'estate anche per me, prima o poi?



La seconda parte del post, invece, la vorrei dedicare a un grande, grandissimo uomo che ci ha lasciato il 23 giugno.
Si tratta di Claudio Capone, uno dei più grandi doppiattori del cinema italiano.
Fra i suoi ruoli sicuramente non si può dimenticare Ridge di Beautiful, ma sono molto più affezionata a tutti i doppiaggi che ha fatto dei documentari di Super Quark, ai telefilm (ad esempio Lois & Clark e Settimo Cielo) e, soprattutto, al ruolo che l'ha di fatto consacrato.

Non so se sia stato il primo film che ha doppiato - probabilmente no - ma è stato di certo il più grande. Solo lui avrebbe potuto dare a Luke Skywalker quell'intensità, dolcezza e insieme passione.

Non voglio mettere una sua fotografia perché i doppiatori - tranne qualche eccezione - di solito hanno un fascino tutto loro: quello per cui se li vedessimo per strada, non li riconosceremmo mai. Eppure ogni giorno vivono con noi, ci fanno sognare e sono sempre dei grandi interpreti del cinema. La verità è che se i film americani/inglesi/francesi... sono così belli e intensi, è soprattutto grazie alle interpretazioni dei nostri doppiatori, a cui dovremmo rendere omaggio più spesso.

Questa è per ricordare il nostro caro Claudio




Ci mancherai Claudio. Forse con la tua voce allieterai i cerchi angelici, ora...
Buon viaggio...

sabato 21 giugno 2008

Porto di mare

Avete presente Casa Martini di Un medico in famiglia?

Nella prima serie del Medico facciamo conoscenza di questo padre vedovo con tre figli, nella cui casa vive anche il nonno paterno. Ci accorgiamo subito che questa non è una casa normale: la zia che sta sempre lì, la governante impicciona e col suo fidanzato fra i piedi, i nonni materni che fanno sempre una visita, il migliore amico di Lele (Sergio) che bazzica sempre da quelle parti...
Con l'andare avanti delle serie, le cose se possibile sono anche peggiorate: prima di tutto nascono due nuovi bambini; in secondo luogo nonostante dalla terza in poi padre+zia (che si sono sposati nel frattempo) se ne vadano altrove, arriva il nuovo fidanzato della figlia maggiore, la zia paterna che salta fuori con nipote e nuova relazione, amici vari che sono sempre lì, la nonna paterna che si trasferisce da loro perché perde tutto...etc...etc
Insomma...Casa Martini è il classico "porto di mare", dove l'importante non è chi parte, ma chi arriva! Non c'è mai problema ad aggiungere un posto a tavola, la famiglia è molto unita e ci sono mille persone che vanno e vengono a cena, pranzo, colazione...

Ma terminato questo excursus...Arriviamo al nocciolo: da me le cose non sono molto diverse. Anzi se possibile è peggio...!
Per fortuna o purtroppo, sta a voi giudicarlo. Ma lasciatemi spiegare...

Partiamo dalla famiglia vera e propria: sette persone. Mio padre ha deciso che in un'era in cui la media natalità in Italia rasenta l'un per cento, doveva essere l'elemento che faceva schizzare in alto l'ago della bilancia. E così lui e mia madre (ovviamente più lei) hanno sfornato la bellezza di cinque figli in quindici anni. Dal giugno 1976 al dicembre 1991 siamo nati Rebecca, Debora, Lidia, Samuele ed io.

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Aggiungete il fatto che, soprattutto Samu ed io, abbiamo sempre avuto la strana tendenza a portarci gli amici a casa. Quindi ci sono state ondate nei miei venti anni di vita, in cui avevo diversi amici e diverse persone che passavano tutti i giorni da me...
Fino alle elementari c'erano Sergio, Cecy e Marco, i miei grandi amici di infanzia; alle medie soprattutto Devis, Michele ed altri che non facevano altro che stare da me (in parte perchè avevo una bella cotta per Devis).
Poi si arriva a Stefano, Gianluca, Paolo, Alberto. Loro sono stati i miei grandi ed unici amici ad Arcene. Ovviamente si facevano vivi ad ondate più o meno regolari finché non abbiamo capito di essere indissolubilmente legati. Durante l'estate vivevamo fuori da casa mia, appoggiati alla discesa del marciapiede, a giocare a carte, a guardie e ladri...
E ovviamente alle superiori c'erano i miei veri grandi amici (di cui chissà come mai oggi rimane ben poco) che non vedevo l'ora di far venire da me per organizzare quelle serate epiche sotto pasqua o natale, o durante l'estate per il mio compleanno.
Oggi Samuele, con i suoi best friends - nonché membri del gruppo di cui è leader.
Debora, con la sua Virginia.
E poi i morosi, ormai tre e ben definiti, Mauro, Daniel, Ivan.
E vi assicuro che sto saltando tanta gente, tipo i cenoni di Natale e i pranzi di Pasqua, durante i quali si invitano sempre tutti i 5 fratelli di mia mamma con i rispettivi figli.

Insomma...Come potete capire a casa mia c'è sempre qualcuno. E questa riflessione m'è venuta in mente poco fa, quando mia madre mi ha detto (e non sto inventando) testuali parole:
"Ma allora stasera siamo a casa solo io e papi a mangiare?"
"Eh...Sì..."
"Allora magari chiedo allo zio se vuole venire qui a mangiare una pizza con Patrizia"

Premessa: mio zio ha dormito da me stanotte perchè si sta trasferendo a Francoforte e aveva bisogno di un luogo di sosta durante il trasloco.
Ma mi chiedo...una volta che sono da soli, perché devono rompersi le palle e far venire gente da fuori??

La risposta è semplice: non riescono a farne a meno.
Mia mamma e mio padre hanno questa vena spiccatamente "terrona" per cui la loro casa è casa di tutti. Chiunque è benvenuto, e chiunque si sieda alla tavola ha diritto a mangiare, ma che dico, strafogarsi di tutto e di più!
Potete chiedere a chiunque sia entrato a casa Tozzi: "Qual è la casa in cui hai mangiato di più in assoluto?" e loro risponderanno tutti: "Casa Tozzi!".
E' un bene o un male?

Ultimamente me lo sto chiedendo.
La personalità di mio padre purtroppo è distante dalla mia; siamo distanziati da un solco invalicabile. Io ho bisogno della mia indipenza, di starmene sulle mie; lui sente sempre l'esigenza di dire la sua, di rompere le scatole.
Tende ancora a non accettare il fatto che nei weekend sia spesso a dormire da Mauro, cosa inevitabile vista l'ora di macchina che ci separa.
E' praticamente insopportabile. Il classico uomo maschilista che in casa non fa niente, che vive nell'illusione che le sue care figlie gli facciano da serve.
Per farvi capire...Quelle due o tre volte in cui è successo che fosse a casa da solo a mangiare con mio fratello, ci hanno fatto trovare i piatti nel lavandino alle undici di sera.

Lo trovo assurdo nella generazione del 2000, anche se purtroppo è da accettare.
La verità è che con lui ho un rapporto terribile. Non riesco a non rispondergli male, a non sopportarlo. E ultimamente mi capita anche di odiarlo.

E questa è una cosa terribile perché non si dovrebbe mai odiare chi ci ha messo al mondo. E per questo uno dei miei propositi - come leggete a fianco - era quello di controllare le crisi isteriche. Purtroppo non ci riesco, e non so nemmeno se ci riuscirò entro la fine dell'anno.

Ma dopo questo racconto che è partito dal divertente ed è finito nello sconcerto, vi lascio. Devo studiare perché lunedì ho un esame e sinceramente non ho una gran voglia di farlo, però...
Au revoir.

martedì 17 giugno 2008

A nice day

Lasciando perdere che domani ho un esame e non ho studiato praticamente niente...
Oggi è stata una giornata interessante: il raduno di CPZone è stato una gioia inaspettata. Ho conosciuto delle persone con cui parlavo da anni solo in Internet e mi sono trovata benissimo con tutti, persino con quelli con cui avevo avuto dei piccoli screzi in passato.
Sono dovuta tornare presto, troppo, per cercare di ripassare un pochino. Cosa che poi puntualmente farò stasera perché oggi avevo bisogno di relax...

In ogni caso non ho molto da dire. Domani dopo l'esame tornerò a casa e invece di rilassarmi...PAM, pronti via a preparare l'altro. C'è da dire che il prossimo lo studierò con mooooolta più voglia rispetto a questo, anche perché si tratta solo di puro e semplice studio...Quindi...

Un'ultima nota riguarda i casi della vita. Non pensavo che per far notare la mia esistenza avrei dovuto dimostrare la mia passività in questa situazione.
Purtroppo le cose accadono e puoi reagire in due modi: fartele scivolare addosso, rimuginarci sopra in eterno, voltare pagina. Io cercato di procedere in tutte queste direzioni. Diciamo che le prendo a fasi alterne...
Un giorno forse capirò il perché di tutto questo, ma non ancora...

Intanto lascio la parola, o meglio "il grido" a lei...La mia Luckystar!


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sabato 14 giugno 2008

Arte Y Pico Award

Arte Y Pico Award è un premio che i bloggers si assegnano vicendevolmente "premiando" ciò che amano leggere, al fine di divulgare la conoscenza delle loro preferenze di lettura e svago attraverso la rete.
Ieri è toccato a CONFUSION NEVER STOPS e la cosa mi rende molto felice. Il blogger che mi ha premiato è la fantastica persona che gestisce "MyEros", un blog intenso e coinvolgente che mi ha fatto riscoprire la passione per la poesia...
Confusion never stops non è un blog seguito da molta gente, ormai da quasi nessuno...Ma è parte di me, è il luogo dei miei sfoghi e dei racconti sulla mia vita...Quindi sono stata veramente sorpresa e mi sono commossa quando ho letto la motivazione della mia cara amica:

[...]
4) http://beerok23.blogspot.com/
Per la freschezza della sua delicata e forte autrice con la quale condivido molte passioni e nella quale mi specchio a ritroso.

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REGOLAMENTO PER CHI RICEVE IL PREMIO:

1. Scegliere 5 blog che si considerano meritevoli di questo premio, per creatività, design e materiali particolari utilizzati e che diano un contributo alla comunità dei blogger, indipendentemente dalla lingua!

2. Ogni premio assegnato deve avere il nome dell'autore e il collegamento al suo blog, così che tutto lo possano visitare;

3. Ogni premiato deve esibire il premio e mettere il nome e il collegamento al blog di cloui che lo ha premiato;

4. Il premiato deve mostrare il collegamento con il blog ARTE Y PICO dove nasce l'iniziativa: http://arteypico.blogspot.com/

5. Pubblicare le regole.

Ed ora ecco i blog che ho scelto...Prima di tutto voglio dire che non è stata una selezione facile, anzi ha fatto riaffiorare in me rancori che stanno cercando di sopirsi.
Tuttavia credo che questo premio vada dato al blogger, al suo blog...Senza considerare quello che può essere il rapporto che abbiamo avuto, abbiamo, avremo...
Dunque ecco l'elenco dei 5 da me scelti...

1. GOCCE D'INDIA
http://indianinabergamasca.splinder.com/
E' un blog di una donna che vive il presente, nella ricerca dei legami con la sua terra d'origine. Poesia, musica, esperienze di vita che la stanno guidando lungo il cammino alla ricerca del suo vero Io.
SHILPA BERTULETTI

2. ARS: ARTE/ARCHITETTURA MODERNA
http://arsuffipierluigi.spaces.live.com
Il mio amato prof delle superiori con la sua passione per l'arte moderna, non poteva fare una cosa migliore che aprire un blog in cui istruisse altre persone sulle proprie conoscenze. Il suo amore per l'arte viene qui manifestato ai massimi livelli.
PIERLUIGI ARSUFFI

3. FROBY - NELLA TERRA DI MEZZO
http://froby.ilcannocchiale.it
Questa ragazza è semplicemente un genio: adoro il suo stile e la sua persona. Nei suoi disegni possiamo vedere la grande passione che mette nel suo lavoro e il suo blog è una raccolta semplicemente deliziosa di tutto quello che fa.

4. STOP THE CLOCKS
http://stoptheclocks81.spaces.live.com/
Un blog scoperto di recente...Che mi è affine non solo nel titolo, ma anche nel contenuto. Questo ragazzo ha davvero dei gusti simili ai miei e mi fa molto piacere premiare un mio "compagno" in musica!
ROBERTO

5. INDIE EXPLOSION!
http://indiexplosion.blogspot.com/
Perchè nel grande panorama italiano da svecchiare, questo blog cerca di diffondere l'amore per la musica British...Grazie!


E infine...Grazie a te cara amica.
E' inutile dire che se non mi avessi scelta tu l'avrei dato a te il premio, mille e mille volte...
Spero che la mia scelta, sebbene apparetemente molto diversa dalla tua, ti renda comunque fiera di me.
Grazie ancora...

domenica 8 giugno 2008

Blue Nude

Ho visto questo quadro di Picasso e non potevo non innamorarmene...




Chi scorge una differenza tra spirito e corpo non possiede né l'uno né l'altro.
Oscar Wilde

E' spiacevole e tormentoso quando il corpo vive e si dà importanza per conto suo, senza alcun legame con lo spirito.
Thomas Mann


mercoledì 4 giugno 2008

Greetings from Moonlight

Sai, quando ero un essere umano credevo che i corpi morissero...E che i sogni e gli ideali fossero immortali...
E invece muoiono anche loro, quando si passa dall'adolescenza all'età adulta...

Muoiono di morte naturale, se possiamo definirla così... E vanno a finire in una dimensione lontana, dove dimenticano la loro vita precedente...
Quelli uccisi in modo violento, improvviso - una amore troncato prematuramente, per esempio - conservano invece una forte nostalgia per questo piano d'esistenza...

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Mi dispiace di non poter concludere la mia battaglia, però ci ho provato...
E in fondo, cosa c'è di più importante che tentare di realizzare i propri sogni?"

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Quell'insignificante piano d'esistenza esercita ancora un certo fascino, vedo...
Eppure ormai dovrebbero averlo capito...che la terra non è un posto adatto ai sogni e agli ideali!


"Te l'ho già spiegato...Il vero artista dipinge l'anima delle cose, non l'apparenza..."

"Capisco cosa intendi...Non sono gli anni a farti diventare vecchio...

Si invecchia quando si abbandonano i propri sogni...

Giovane è chi accetta, nonostante tutto, di continuare ad amare e a soffrire...Chi non indietreggia di fronte all'incerto, e spesso crudele, gioco della vita."


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Heard melodies are sweet, but those unheard
Are sweeter; therefore, ye soft pipes, play on;
Not to the sensual ear, but, more endeared,
Pipe to the spirit ditties of no tone:
Fair youth, beneath the trees, thou canst not leave
Thy song, nor ever can those trees be bare;
Bold Lover, never, never canst thou kiss,
Though winning near the goal -yet, do not grieve;
She cannot fade, though thou hast not thy bliss,
For ever wilt thou love, and she be fair!

Dolci le melodie conosciute, ma più dolci
le ignote; così voi, tenere cornamuse, portate il vostro canto
non al mero orecchio, ma, per questo più care,
allo spirito offrite silenziosi concerti.
O grazioso giovane, alla fresca ombra mai potrà
il tuo canto languire né a quei rami venir meno la fronda.
Audace amante, mai tu potrai baciarla,
seppure vicino alla meta. E tuttavia non disperare.
Ella non può sfiorire e, seppur mai colta,
per sempre l'amerai e lei sarà per sempre bella.

[Da "Ode sopra un'urna greca" di John Keats]