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venerdì 30 maggio 2008

Soffitte polverose della mente...

In questi giorni sto ascoltando spesso la radio con il cellulare. Mi fa molta compagnia nei tempi morti del tram, dell'autobus e del treno.
Stamattina girando nei vari canali alla ricerca di una canzone che non fosse una cavolata o di un canale che non trasmettesse chiacchiere e pubblicità, su una stazione è iniziata questa canzone.


Ho messo via un po' di rumori
dicono cosi si fa
nel comodino c'è una mina
e tonsille da seimila watt.

Ho messo via i rimpiattini
dicono non ho l'età
se si voltano un momento io ci rigioco
perché a me... va.

Ho messo via un po' di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
e comunque so che sono lì.

Ho messo via un po' di consigli
dicono è più facile
li ho messi via perché a sbagliare
sono bravissimo da me.

Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.

Ho messo via un bel po' di cose
ma non mi spiego mai il perché
io non riesca a metter via te.

Ho messo via un po' di legnate
i segni quelli non si può
che non è il male né la botta
ma purtroppo il livido.

Ho messo via un bel po' di foto
che prenderanno polvere
sia su rimorsi che rimpianti
che rancori sui perché.

Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.

Ho messo via un bel po' di cose
ma non mi spiego mai il perché
io non riesca a metter via te.

In queste scarpe e su questa terra
che dondola dondola dondola dondola
con il conforto di un cielo che resta lì.

Mi sto facendo un po' di posto
e che mi aspetto chi lo sa
che posto vuoto ce n'è stato, ce n'è, ce ne sarà.

Ho messo via un bel po' di cose
ma non mi spiego mai il perché
io non riesca a metter via
riesca a metter via
riesca a metter via te...



Forse era il momento di dedicarla.


mercoledì 21 maggio 2008

The answer to our life

Questa notte ho fatto un sogno stranissimo.
Prima di tutto dire "questa notte" è scorretto perché in realtà è l'ultimo sogno della mattina, dato che ho dormito fino alle undici (senza volerlo!).
Mi trovavo in questo posto, stile feste della birra estive. E a un certo punto arrivavano a cantare sul palco i Backstreet Boys...
Iniziavano a cantare non ricordo quale canzone, poi all'improvviso - probabilmente con la complicità di mia sorella o di qualcuno che conoscevo - iniziava la base di questa canzone:






Io mi accorgevo immediatamente che si trattava di "The answer to our life"...Avevo la bocca colma di cicche, non so per quale motivo. Quelle giganti, stile Big Bubble...E alla fine del primo ritornello una persona, forse l'agente del gruppo, mi trascinava sul palco. Mi ritrovavo davanti al microfono proprio mentre iniziava la seconda strofa.
Il bello è che io cantavo con questa bocca impastata e nel frattempo cercavo di tirarmi fuori dalla bocca la cicca, che si attaccava tutta al palato. Era immensa, non riuscivo mai a tirarla fuori!
E intanto cantavo con i Back! La cosa straordinaria è la straordinaria veridicità del sogno...Non come in quei sogni in cui le canzoni sono diverse, i cantanti hanno una faccia diversa o cantano in italiano...
Qui la canzone era proprio quella, i Back erano proprio loro e sembrava davvero di stare in un loro concerto, con le variazioni live! Con Brian e Aj che cantavano meno per fare cantare me, senza Kevin addirittura, come negli ultimi Back!!
Insomma sembrava veramente vero...
E quando mi sono svegliata...La tristezza era immensa perché non era vero...
Una mia fantasia di quando ero più piccola...Chissà come mai è riaffiorata solo ora...

Ma so una cosa: vorrei tornare a dormire per poter andare avanti a cantare, dato che stavamo decidendo la prossima canzone da fare, quando mi sono svegliata...

martedì 20 maggio 2008

E sono 16!

Non credo sia ancora troppo tardi per parlare dell'Inter, la mia squadra del cuore che si è aggiudicata il sedicesimo scudetto...E' esaltante poter essere qui nel blog a festeggiare con queste foto...



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Ovviamente il tutto grazie a un grande, grandissimo, immensio Zlatan Ibrahimovic!!
Inutile dire quanto ti ami!!! ;)

A parte la mia favolosa Inter, oggi festeggio anche perché la mia miciona Bea ha avuto 5 bellissimi gattini.
Sono veramente stupendi, quindi ecco alcune loro foto...
Auguri Bea, splendida mamma!!


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mercoledì 7 maggio 2008

Riscoprire la Lettura

Non è un titolo strano.

Erano mesi che non leggevo un libro.

Anzi se non contiamo Harry Potter e i Doni della Morte di fatto sarà un anno che non leggo un libro che non sia della saga della Rowling.

La verità è che il tempo scarseggia: quando sono a casa mi metto al computer, navigo in rete, scrivo puntate di Alias, chatto e posto nei forum, scovo news interessanti, vedo film...

Insomma tutto quel poco tempo libero che ho lo dedico ad altro.



Ma il 25 aprile, quando sono andata a Bergamo per il V-Day del buon Beppe, mi sono ritrovata di fronte una Fiera del Libro e non ho potuto più trovare scuse.

Mi sono detta: "Ecco la buona occasione per spendere un po' di soldi per me stessa. Compro un bel libro".



Allora nasceva la seconda domanda: quale libro comprare?

Sembra strano ma quando ti trovi di fronte ad una scelta così ampia è davvero difficile scegliere. Mi sono diretta subito verso la fantascienza, volevo assolutamente il libro "Neuromante" di Gibson. Ne abbiamo parlato a lezione e di fatto è il libro che ha iniziato l'era della "realtà virtuale". Mi interessava, ma al momento non ricordavo il nome e non l'ho trovato.

Così ho vagato un po' per gli scaffali, senza meta precisa.



E alla fine eccolo: un libro che mi attira non per titolo o autore, ma per la copertina, questa:





Un caso che fosse proprio un libro di Asimov?
Non credo...

Immaginate la gioia di leggere la trama di "Trilogia della Fondazione". Un libro di fantascienza che di fatto non tocca granché gli argomenti spaziali. Ma è sensazionale perché quest'uomo era veramente geniale.
Un matto visionario che ha inventato la "psicostoriografia", la scienza che sta alla base dei tre volumi, inventata dallo scienziato Hari Seldon.



Questa disciplina permette di concepire l'evoluzione della storia dell'umanità con precisione assoluta, di prevedere le crisi politico-sociali che ci saranno nel corso dei millenni. E tramite essa Hari Seldon pianifica il futuro di un nuovo Impero che andrà a sostituirsi a quello attuale ormai decadente.



Quanto è attuale quello che scrive Asimov.
L'Impero romano e Sallustio.
L'Impero Galattico e Asimov.

Ma l'idea è sempre la stessa: siamo una razza in declino. E andiamo verso la disfatta totale.

A parte le considerazioni retoriche e apocalittiche, vorrei ringraziare questo libro. Vorrei dire al mondo che ho riscoperto il piacere di leggere, di perdermi nel profumo di pagine scritte, di immaginare mondi lontani.