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mercoledì 25 agosto 2010

The End

Da oggi questo blog, che mi è stato amico negli ultimi anni della mia vita, può considerarsi concluso.
E' stato bello viaggiare insieme.

venerdì 25 giugno 2010

Stranger things have happened

E' un po' che non mi capita di scrivere su questo blog...Per diverse settimane non ne ho sentito la necessità. Prima sono stata impegnata con la tesi, poi con la ricerca del lavoro, poi con il dvd della festa...Sono stati due mesi (dopo la laurea) un po' strani.
Innanzitutto il mondo che ti si apre davanti agli occhi una volta laureato non è quello che ti aspetti. Non hai di certo un tappeto rosso steso davanti a te. In secondo luogo devi iniziare a cercare un lavoro che ti permetta di mantenerti per poter costruire un futuro, una famiglia.
Ma queste cose non sono per niente facili da fare, specialmente in questo periodo con questa maledetta crisi.
Ma la cosa che oggi mi punge di più è questa sensazione di emarginazione. Se un tempo ero il centro del mondo per qualcuno, oggi non lo sono più per nessuno.
E questo mi fa male, perché invece ho un disperato bisogno di avere vicino le persone a cui voglio bene, ma queste non riescono ad accontentarmi, probabilmente senza farlo con cattiveria. Ma mi fanno stare male e non riuscire a parlarne è anche peggio...
Forse è per questo che torno a sfogarmi qui, sul mio vecchio blog. Dove posso parlare in italiano e non essere letta da nessuno, se non da me stessa...

giovedì 22 aprile 2010

Laurea, 21 aprile 2010






































GRAZIE A TUTTI PER AVER CONDIVISO QUESTO GIORNO INSIEME A ME...

DOTTORESSA ROSSELLA TOZZI

martedì 30 marzo 2010

Ingannare il tempo

E così un giorno è successo che sono cresciuta.
Non so bene quando è capitato. Prima stavo 24 ore su 24 a navigare sui forum, a litigare con gente che ho visto sì e no due volte nella mia vita, a basare la mia esistenza sui cantanti. Ora mi chiedo perché mai ne sentissi l'esigenza.
E' praticamente un anno che evito un forum in particolare, credo che ne sentissi l'esigenza. Lì ho trovato tante persone interessanti da conoscere, ma anche sofferenza per la gelosia che provavo nei confronti di qualcuno. E' assurdo provare rabbia quando ti rendi conto che altri ottengono cose che sembrano "importanti" per te. E magari in realtà sono assurdità, che nella vita non contano granché.
Certo, rimane un po' di fuoco dentro. Quella piccola voce dentro di me che mi fa dire che verso novembre/dicembre è assai probabile che tornerò al forum per ottenere informazioni su ciò che accadrà. Ma poi mi guardo intorno e dico: fra meno di un mese mi laureo, sono in ballo a cercare case da un bel po', penso sempre e solo a quando potrò sposarmi e crearmi una famiglia. Ci sono cose ben più importanti che ottenere un autografo dal vivo dal mio cantante preferito o fare viaggi oltre oceano, o ancora ottenere risultati inaspettati.
La vita è una, non va sprecata in inutili rimorsi e rimpianti, tanto meno a crogiolarsi nel rammarico per cose che purtroppo non ti accadranno mai, perché qualcuno è stato più fortunato di te e potrà dire di averle vissute, mentre tu rimani il "pinco pallino" qualunque che deve semplicemente cercare di fare qualcosa della propria esistenza.
Non mentirò, il mio carattere è palesemente ombroso: il sentimento di gelosia mi contraddistingue da sempre, e mi logora profondamente. Ma ci sono quei momenti in cui mi rendo conto di quanto sia una cosa stupida essere gelosi in modo così irrazionale.

Vai a fare la scrutatrice al seggio, ti rendi conto che in Lombardia ci sono solo leghisti e così capisci che le cose DAVVERO importanti nella vita, sono altre. Cercarsi un lavoro, magari decente e che ci soddisfi. Con le prospettive che abbiamo noi giovani col cavolo che questo obiettivo lo vedremo mai realizzato. Comprarsi una casa, ottenere un mutuo...Con i pochi soldi che ci sono in giro al momento è difficile che le banche lo diano ai ragazzi che vogliono la casa dei loro sogni, che così devono cercare di accontentarsi.
Ma stiamo scherzando? Mio padre si è fatto una villa lavorando solo, con 5 figli da mantenere! Certo, ci sono stati i tempi difficili, quelli in cui non si compravano le merendine e non si sapeva cosa fosse un accessorio di marca; quelli in cui si tirava la cinghia per arrivare a fine mese...
Ma non c'è mai stata l'assenza DI PROSPETTIVA come accade oggi!
Uno si guarda avanti e non vede niente davanti a sè, solo i sogni che aveva e che dovrà abbandonare per mancanza di fortuna. Perché è vero, ci sono anche le persone fortunate, che non devono fare sacrifici enormi per avere ciò che vogliono...Ma come ci insegna la storia, nemmeno i soldi fanno la felicità.

E quindi siamo punto e capo: la musica, il web, facebook, il blog...Sono tutti sfoghi momentanei che hanno sempre creato più bene che male alla mia persona. Ogni tanto mi manca navigare su quel forum, ma dico a me stessa che meno ne sento l'esigenza, meglio è. Per me stessa. Per allontanarmi da chi ha tutto più di me e da chi ha fortuna più di me.
Il vero uomo dovrebbe essere quello che si fa da solo, sudandosi ogni granello di ciò che otterrà.
E questo sfogo non ha un grande senso, ma io so quello che voglio dire a me stessa. Mi fa restare lucida in questi giorni trepidanti, in cui attendo inesorabilmente di poter dire: "Posso stampare la tesi". Giorni di rancore per i risultati delle elezioni e di stanchezza per i miei problemi al collo e alla testa. Non ne posso davvero più. Ma questa è un'altra storia.

domenica 7 marzo 2010

Se parla da sola...

Mi rendo conto che la necessità di scrivere su questo blog sta venendo meno ogni giorno di più.
Un tempo era il mio unico rifugio per sfogarmi, un luogo in cui mettere i miei pensieri a nudo e trovare un po' di serenità.
So che si dice che parlare da soli è sintomo di follia, ma io parlo spesso da sola. Di niente in particolare...Faccio dei brevi soliloqui durante i quali elenco le cose che farò il giorno dopo, cosa scriverò nella mail da inviare al professore...Spesso il luogo in cui parlo da sola è il bagno; lì prima di tutto non mi sentono i miei famigliari, nel senso che almeno non possono dirmi: "Che, parli da sola?". E in secondo luogo solitamente è il posto in cui mi trovo da sola e devo passare il tempo.
C'è chi canta sotto la doccia e chi parla da solo!
Questa premessa non è per dire che sono folle, ma solo per farvi capire che questo blog per me è stato sempre un prolungamento della mia Essenza, un luogo virtuale nel quale mi sono sempre trovata con me stessa.
L'ho sempre cullato e coccolato, fin dal primo giorno in cui è nato; gli ho dato da mangiare parole e musica, i cibi preferiti della mia anima.
Tuttavia ora sento che non ne ho più bisogno come un tempo, e questo mi spaventa perché è sintomo di "crescita", del passare del tempo.
E' come se a un mese e mezzo dalla mia laurea mi stessi rendendo conto che i sogni infantili vanno lasciati da parte per fare posto alle preoccupazioni degli adulti.

Non so bene come andrà a finire la storia d'amore fra me e "Confusion never stops", ma spero che non ci lasceremo mai, anche quando le parole da dire saranno rimaste poche.

martedì 2 marzo 2010

Avatarizemyself

Questo è davvero fantastico...Mi catapulta su Pandora...

sabato 6 febbraio 2010

Pinky

Ho l'impressione che sarà provvisorio questo layout. Ne avevo preparato uno bellissimo, ci ho lavorato tutto il pomeriggio. Purtroppo ha alcuni problemi e quindi ci dovrò lavorare ancora per capire cosa non va.
Credo che una ventata di aria fresca ci voglia anche a te, mio fedele amico.

domenica 10 gennaio 2010

What about 2010?

30 dicembre 2008:
"No. Il 2008 non mi ha dato tregua. Anzi siamo pure volgari: è stato un anno di merda.
Ho combattuto contro il tempo quest'anno. Un continuo vorticare di pensieri, di angosce e di speranze mi ha travolto senza tregua. Mi sembra passata un'eternità dall'inizio dell'anno. Un gennaio in cui tutto mi sembrava tranquillo, ero riuscita persino a organizzarmi con lo studio universitario. Poi tutto è crollato da febbraio in poi, col risultato che ogni singolo castello di carta che mi ero costruita negli ultimi tre anni è crollato di botto."

Mi trovo a fare le mie considerazioni di fine anno il 10 gennaio, quindi potremmo chiamarle in realtà "Considerazioni per il nuovo anno".
Un decennio è passato: 2000 - 2009.
Così con l'avvento di questo 2010, comincia probabilmente anche una nuova fase della mia vita, nella quale non avrò più il permesso di sentirmi bambina. Il futuro incombe.

Partiamo dal semplice: cosa resterà di questo 2009?
Gli anni dispari sono sempre stati i meno belli nella mia vita, ne sono un esempio il 2005 e il 2007. In realtà nemmeno il 2004 e il 2008 sono stati un granché, ma non tutto può essere preso alla regola, esistono delle eccezioni.
E questo 2009 è stato un anno ricco di sorprese, specialmente dalla metà in poi.
E' iniziato così come il 2008 era finito: una serie di problematiche irrisolte che mi facevano sentire insicura e depressa.
Poi da maggio in poi ho cominciato a impegnarmi negli stage universitari, dando una volta alla vita in Comelico. Ho concluso tutti i miei esami (a ottobre per la precisione) e ho cominciato anche il mio tirocinio finale correlato alla tesi. Insomma se tutto va bene fra massimo tre mesi sarò laureata anche io, il che non è male viste le premesse del primo anno.
Per il resto non è successo un granché: gli eventi di vita mondana più importanti sono stati come al solito i concerti dei Coldplay e degli Oasis, che mi hanno portato rispettivamente a Londra (Wembley) a settembre e a Venezia/Treviso a febbraio. Mauro è stato molto premuroso nel concedermi questi regali incredibili, mi hanno regalato i momenti più belli dell'anno.
Ho scoperto Hawthorne, telefilm inedito in Italia, con il mio amato Michael Vartan; mi ha regalato bellissimi momenti davanti al computer durante l'estate.
Dal punto di vista musicale, invece, ho scoperto i Killers: mi hanno accompagnato da maggio in poi, purtroppo non li conoscevo abbastanza per vederli dal vivo (ma rimedierò in futuro).
E anche gli Afterhours, un altro gruppo che mi ha iniziato a colpire da agosto in poi. Hanno colmato i viaggi in macchina con Mauro e mi hanno fatto capire che a questo mondo non ci sono solo CP e Oasis. Per la cronaca, gli Oasis al momento non esistono più. Quella è stata davvero una bella mazzata per il mio io musicale.

E per quanto riguarda la mia vita sociale...Qualcosa è successo che ha cambiato drasticamente lo scorrere del 2009, soprattutto a partire da giugno in poi.
Prima un riavvicinamento non riuscito, poi quello definitivo (spero) ad agosto. E da quel momento in poi sembra che tutto scorra più serenamente dentro di me.

E' così importante per Rossella essere accetata dagli altri? A volte me lo chiedo. Spesso.
Non era questione di "accettazione" il motivo della mia depressione di un anno e mezzo, era più una faccenda di "completezza". Sentivo che mancava una componente importante della mia vita, qualcuno su cui potessi fare affidamento quando ho bisogno di raccontare qualcosa di stupido o qualcosa di eclatante, qualcosa di divertente o commovente.
Quando perdi una parte di te stesso, ti ritrovi a navigare in un baratro di insicurezze e rancori. Non è mai facile venirne fuori e io non ci stavo riuscendo. Forse questo è l'unico modo in cui possa spiegare i post pessimisti e decisamente tristi che potete aver letto su questo blog.
Blog, amico mio, sei stato partecipe di tutte le fasi di questa mia sofferenza: un vero amico, per me.

Dato che non voglio dilungarmi oltre, passerò alla classica votazione dei propositi dell'anno passato, nonché all'elencazione di quelli per l'anno nuovo.

"Impegnarmi per trovare un buon tirocinio che possa valere qualcosa per un'eventuale tesi"
"Impegno universitario"
Voto: 8
Sono generosa, ma la verità è che nel 2009 l'università è stata al centro dei miei pensieri e sono riuscita a fare tutto ciò che mi ero preposta. Ora vedremo come andrà a finire...

"Che l'Inter vinca lo Scudetto"
"Per la Champions ci credo poco, ma non è mai detta l'ultima parola..."

Voto: 7
L'Inter vince sempre lo Scudetto...Forse lo farà anche quest'anno...Ma per la Champions siamo sempre in un vicolo cieco...:)
L'unica novità è stata la partenza di Ibra che mi ha sconvolta e provata, ma niente è per sempre...

"Cercare di essere meno bacchettona"
Voto: 9
Non solo mi pare che Mauro ed io quest'anno non abbiamo mai litigato, ma oltretutto mi sono comportata bene anche nei confronti del suo rapporto con gli amici. Niente più gelosie, mi sembra di andare molto più d'accordo con tutti. Ottima cosa ;)

"Fare la patente"
Voto: 3
Mi ero messa d'accordo con Lore per iniziare ad iscriverci a fine anno, ma alla fine non se n'è fatto nulla...Però sarà nei nuovi propositi per il 2010.

"Essere spudoratamente felice"
Voto: 6
Ci sono stati certamente momenti bruttissimi, ma anche momenti di estrema felicità e serenità, soprattutto nella seconda metà dell'anno. Quest'anno la sufficienza me la merito!


BUONI PROPOSITI PER IL 2010

1. Laurearmi
Non credevo che avrei mai raggiunto il momento in cui questo sarebbe stato il primo proposito per l'anno nuovo, invece ce l'ho fatta. Ormai non mi interessa se sia febbraio o aprile , l'importante è che ci siamo.

2. Fare la patente
Qui lo dico e qui lo giuro: quest'anno farò la patente. Che sia a giugno, novembre o maggio non mi riguarda, ma prometto che sarà il mio primo obiettivo dopo la laurea.

3. Vedere l'Inter vincere lo Scudetto e andare avanti in Champions
Proposito trito e ritrito, ma la mia Beneamata deve vincere per farmi felice. Dubito che supereremo gli ottavi, come al solito. Ma ogni anno è la stessa storia, ci si crede fino alla fine.

4. Mantenermi più in contatto con i miei amici
Negli ultimi due anni non è stato facile mantenere vivo il legame con Shi, Elena e Stefano e gli scapestrati di Arcene. Quest'anno vorrei tentare di vederli più spesso, al limite proponendo più uscite o più "momenti di aggregazione". Siete una componente importante della mia vita, non voglio perdervi.

5. Trovare un lavoro dopo la laurea
Questo è un proposito che dovrebbe stare in cima alla lista. Tuttavia non me la sento di porlo più in alto del quinto posto perché non ho molta fiducia nella possibilità di trovare un posto fisso subito dopo essermi laureata. C'è tempo, sono ancora "abbastanza" giovane. Mi do tempo fino ai 25 anni per attuare questo desiderio.

6. Essere spudoratamente felice
Questo potrebbe essere l'anno buon affinché tale proposito sia realizzato in modo completo e non solo a livello di sufficienza. Mi sento molto serena, consapevole di poter affrontare le cose brutte della vita ma con l'aiuto di coloro che mi amano.


A chiunque legga questo blog auguro un fantastico 2010, ricco di gioia e serenità.
Nella vita ciò che conta è avere l'affetto di chi ci circonda e lottare per ciò che veramente vogliamo.
Spero di poterlo fare sempre.

giovedì 19 novembre 2009

Panta rei

Non ho più parlato della mia vita universitaria.
In realtà avrei dovuto farlo, visto che il famoso esame l'ho passato, dicendo così addio definitivamente alla mia donna urlante del blog.
Da domani sarò in ballo con la tesi fino a febbraio - spero. E per la prima volta, stasera, sono felice di dire che inizio a immaginare come il mio elaborato finale sarà organizzato.
Se sarò in grado di farcela da sola a raggiungere gli obiettivi che i miei professori mi hanno dato, sarò fiera di me stessa, forse per la prima volta in vita mia.
Perchè si tratta di un lavoro informatico abbastanza complesso, vorrebbe dire che finalmente imparo a fare qualcosa davvero, non solo per finta.

A parte questo non ho grandi novità, se non che tutto scorre come un fiume.

Panta rei os potamòs

Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.

Non me ne sono mai resa conto come negli ultimi tempi.
Mi capita spesso di pensare alla morte, anche perché quando sei da solo in camera e non riesci a dormire è facile farti sorprendere da frammenti di emozioni strane.
Prima sei lì, che ripensi all'amico che hai sentito al telefono quel pomeriggio, poi ti ritrovi a pensare a cosa c'è dopo la morte. Se credi veramente che finisca tutto, o se speri che ci sia qualcos'altro.

Forse è per questo che ne ho tanta paura: peché sento la necessità di dimostrare che anche io valgo qualcosa, che potrò cambiare il mio piccolo mondo, nel bene o nel male.

giovedì 5 novembre 2009

Weapon

Una meravigliosa canzone sentita in Alias farà per un po' da colonna sonora al mio blog.
Questo telefilm mi dà milioni di spunti:
mi permette di trovarmi a fare sogni meravigliosi in cui passo del tempo con l'uomo-più-bello-del-mondo-nonché-ideale;
mi permette di passare del tempo con mio fratello e di farci due risate insieme, oppure a volte di farci venire il nervoso (e tirare cuscini...);
mi permette di guardare la tv senza dover pensare allo schifo di trasmissioni che essa ci offre;
mi permette di estraniarmi per un po' dalla realtà di tutti i giorni, e di immedesimarmi nelle avventure di una donna che non è per niente normale, solo speciale e fuori dall'ordinario;
mi permette di rifarmi gli occhi;
mi permette di ascoltare della buona musica, perché la colonna sonora è accuratamente scelta, con le classiche "canzoni che parlano", ma che qualcosa ti lasciano.
Quindi, ecco a voi, Weapon:


Here by my side, an angel
Here by my side, the devil
Never turn your back on me
Never turn your back on me, again
Here by my side, it's heaven

Here by my side, you are destruction
Here by my side, a new colour to paint the world
Never turn your back on it
Never turn your back on it, again
Here by my side, it's heaven

Careful, be careful
Careful, be careful
This is where the world drops off
Where the world drops off
Careful, be careful
You breathe in and you breathe out
For it ain't so weird
How it makes you a weapon
And you give in
And you give out
For it ain't so weird
How it makes you a weapon
Never turn your back on it
Never turn your back on it again

Careful, be careful

Here by my side, it's heaven



WEAPON - Matthew Good

domenica 25 ottobre 2009

Informatica distribuita [-2]


Questa volta è d'obbligo, perché quando arrivi vicino a un traguardo è dura evitare di guardare oltre di esso. Ultimo esame, ultimo voto, ultimi sospiri.
Dopodiché potrò pensare solo alla tesi e all'ultimo tirocinio.
Il problema è che se fosse un esame come gli altri, non starei appiccicata a appunti e computer tutto il giorno, magari farei qualche pausa in più.
Invece no, si tratta dell'esame più tosto della nostra facoltà, che io ho avuto la grande idea di lasciare per ultimo. Grande Rossella.
Comunque speriamo che vada tutto bene, in tal caso ci risentiamo martedì.
Altrimenti, più avanti...

giovedì 15 ottobre 2009

Blog Action Day 2009: Let's act now!

There's not too much to say.





We need to act.

For Nature.
For us.

For our children.

To save our great, amazing Earth.





giovedì 1 ottobre 2009

And the night over London lay...

E così anche settembre se n'è andato.
Il mese delle "migrations" ci ha ufficialmente accompagnato nell'autunno, periodo dell'anno che adoro. Inizia a fare più freddo, le giornate s'accorciano e ricomincia la routine scolastica/universitaria/lavorativa.
Sarà un mese importante per me, questo di ottobre: il 27 si terrà il mio ultimo esame universitario, spero proprio che vada bene. Anche perché essendo uno di quelli tosti, a cannarlo sarebbe dura...
Infatti mi sto rimboccando le maniche già da oggi, spero che 25 giorni mi bastino per prepararlo al meglio.
Sarà anche il mese - se riesco a trovare i miei prof insieme - in cui programmerò il cammino della mia tesi con i miei relatori, e inizierò a fare il tirocinio.

Non ho grandi programmi in vista per questo periodo, ma c'è da dire che vengo da un mese particolarmente intenso. A differenza del solito, non ho scritto una recensione del concerto dei Coldplay a Wembley, perché non l'ho vissuto con la poesia che avrebbe meritato.
Ma il weekend di Londra è stato bellissimo, e mi ha fatto davvero entrare in un buon clima con me stessa e il mondo.
Sono veramente felice, per un motivo e per l'altro. Grazie a chi mi ha ridato il sorriso.

Io e Mauro appena arrivati in zona Temple

Fish & Chips, il cibo degli dei!!

L'ultimo ottimo acquisto, Harry Potter & the Goblet of Fire!

Abbey Road (Beatles!)

Regent's Park, sognante...

Mauro & Starbucks Cappuccino

Butterflies @ CP Concert...Lovers in Japan...Sospiro...*-*

Wembley Stadium, Divino!

Io e Tom Cruise...........
...Al Museo delle Cere...

Lovely night @ Tower Bridge

Un'ultima breve considerazione perché mi sono accorta che è un anno che il mio blog ha questo layout...Credo sia un record assoluto, ma ne sono troppo innamorata. Non avrei mai il coraggio di cambiarlo...Grazie blogguccio viola e nero!

lunedì 14 settembre 2009

Riprendere Berlino

Pochissime canzoni mi hanno colpito tanto al primo ascolto. Sono quelle canzoni che poi mi sono entrate nell'anima...Che io mi ricordi fra quelle dei Coldplay che ci sono riuscite vi sono:
- Clocks, nel gelido inverno del 2003 mi era capitato di ascoltarla alla radio e di pensare che non avevo mai sentito un pianoforte così bello...
- A Message, che non appena è partita nel mio lettore cd nell'estate del 2005 ha conquistato il mio cuore;
- Amsterdam, sentita una notte in cui mi stavo risvegliando e il lettore cd era andato avanti imperterrito a suonare A rush of blood to the head. Le sue note mi avevano fatto rabbrividire da quanto erano fantastiche...
- Lovers in Japan, partita come traccia numero 5 di Viva la Vida or Death and all his friends, ascoltata nel mio ipod in anteprima rispetto all'uscita del cd. Non avevo mai sentito una canzone simile, prima, e mai più ne sentirò una che mi penetri nel sangue come lei...

Non ho riscontri con le canzoni degli Oasis, perché purtroppo è difficile parlare di primo ascolto con loro. Solitamente era Lidia a farmi conoscere tutte le canzoni degli Oasis...Ma ce ne sono due che ho ascoltato per la prima volta e che mi hanno fatto venire la pelle d'oca:
- Idler's Dream, B-side di Hindu Times e dolcissima canzone al piano dal testo meraviglioso;
- You've got the heart of a star, B-side di She is love e canzone veramente maestosa, dal testo importante e che ha segnato la mia vita...

Una canzone che mi ha colto impreparata per la sua bellezza è Anam-ji dei Sulutumana, gruppo indipendente lombardo, che non ha sfondato per chissà quali motivi. E' una canzone dal sapore etnico e dal testo meraviglioso...

Probabilmente ci sono tante altre canzoni che al primo impatto mi sono piaciute incredibilmente, ma non tanto quanto queste.
E da qualche settimana ce n'è una che ha preso posto in questo elenco di canzoni eccellenti, di un gruppo che non avevo mai sentito prima e che mi ha colpito profondamente al primo impatto dal vivo: gli Afterhours.
La canzone in questione è Riprendere Berlino, che da ieri è anche colonna sonora del mio blog. E di diritto, perché è davvero stupenda.

"Riprendere Berlino parla della riconquista di una cosa che si è perduta e che aveva un significato particolare per chi l’ha persa."
[Fonte: RockAction]

E' una canzone che per me significherà sempre tanto, perché mi ricorderà questo periodo in cui la mia vita ha ripreso ad andare nella direzione giusta.


Luce del mattino
Luce di un giorno strano
Pensavi di esser perso
Che cambia il tuo destino

Non sarebbe bello
Non farsi più del male
Non sarebbe strano
Se capitasse a noi

Anche il paradiso
può essere un inferno
Era tutto scontato
Finché non sei caduto


Non sarebbe bello
Riprendere Berlino
Non sarebbe strano
Prenderla senza eroi

Non sarebbe bello
Venire ad incontrarti
Senza aver paura
Di non ritrovarci mai

Fuori dalla tua porta
Fare la cosa giusta
Essere razionali
Mentre ti gira la testa

Non sarebbe bello
Non farci più del male
Non sarebbe eroico
Non essere degli eroi

Non sarebbe strano
Essere più leggeri
E non aver paura
Se capitasse a noi

Se capitasse a noi
Se capitasse a noi
Se capitasse a noi

mercoledì 2 settembre 2009

Una rosa in un campo di papaveri

Se Sam avesse potuto vedere il mondo con gli occhi di Claire, tutto sarebbe stato differente.
Claire aveva quella capacità di immaginare le cose come se circondate da colori che esplodono.
Ogni fiore, secondo Claire, aveva un magnetismo tale che la costringeva a sostare anche per minuti interi ad osservarlo. Diceva che non esisteva nessun petalo che fosse identico ad un altro.
Sam non comprendeva questa sua empatia nei confronti del mondo vegetale: guardava un fiore e non vedeva altro che un fiore. Non era affascinata dalle sfumature cromatiche della natura.
Claire, invece, avrebbe potuto stare sdraiata sull'erba, ad osservare ciò che la circondava per ore intere, senza mai annoiarsi. Assaporava qualunque oggetto, creatura o persona le si trovasse vicino, ne respirava il nettare fino al midollo per poterlo immagazzinare nella sua mente, in un ricordo che sarebbe poi rimasto indelebile.
Claire aveva una memoria infallibile, per i dettagli. Quando lei e Sam si muovevano, Claire non faceva altro che osservare incuriosita ogni piccolo particolare che le capitava davanti agli occhi, per poi rispolverarlo in una discussione che sarebbe avvenuta anche a distanza di anni.
Sam non aveva questa capacità: guardava un libro e vedeva soltanto un volume di un certo prezzo, pronto ad essere comprato, letto e riposto in libreria per essere poi riscoperto anni dopo.
Claire, invece, adorava l'odore della carta antica, così come quello delle pagine nuove. Diceva che ogni libro ha un odore particolare, che ci vuole quasi invitare a sfogliare le pagine.
Era una donna straordinaria Claire. Piena di vita e di gioia, che amava elargire alle persone che conosceva.
Avevano un'amica, lei e Sam. Si chiamava Tracy.
Tracy era irascibile e scontrosa, non faceva altro che litigare con i suoi genitori e con i suoi amici. Tutti la detestavano perché non si poteva parlare di niente con lei. Appena qualcuno manifestava un'opinione contraria, Tracy attaccava con le sue discussioni che puntualmente coinvolgevano il malcapitato in una lite furibonda. Così, col passare del tempo, Tracy aveva perso tutte le persone che una volta le avevano voluto bene.
Solamente Sam e Claire, continuavano a starle vicino.
Sam guardava Tracy e vedeva solamente una palla al piede, da trascinarsi in giro perché non si può proprio farne a meno.
Claire, invece, si sedeva sulla poltrona vicino a lei, e insieme stavano in silenzio. Sam le osservava in piedi, appoggiata allo stipite della porta, e si chiedeva cosa facessero.
Claire le spiegava che Tracy non era collerica e nemmeno intrattabile. Era semplicemente molto triste, perché nessuno capiva come lei fosse veramente.
Secondo Claire, il comportamento di Tracy era in realtà una maschera per una personalità sofferente e malinconica, che non aveva ancora trovato la propria dimensione reale.
Sam le guardava, sedute in quelle due poltrone, mentre la pioggia cadeva. E ogni tanto vedeva una lacrima sgorgare dagli occhi di Tracy, che sembravano divenuti improvvisamente freddi e inespressivi. Il suo sguardo sembrava trasmettere un'intensa sensazione di solitudine, che cospargeva l'aria circostante. E allora Claire le stringeva la mano e le sorrideva, portando Tracy a farlo a sua volta.

Sam non sapeva come facesse Claire a essere così perfetta. Era una creatura talmente dolce e perfetta, che non poteva esistere veramente. Era sbucata dal nulla, entrando a far parte della sua vita in una mattina di marzo.
Lei stava improvvisando una vita in quella giornata umida di primavera, Claire camminava sola sul ponte. Si erano appoggiate entrambe sulla staccionata e si erano messe a osservare le anatre, finché non era apparso un piccolo anatroccolo nero.
"La sai la fiaba del brutto anatroccolo?" le aveva chiesto Claire.
"Credo di averla sentita raccontare da mia madre, quando ero piccola" aveva risposto Sam, un po' spaesata dal fatto che una sconosciuta le rivolgesse la parola per parlare di fiabe.
"Il brutto anatroccolo si sentiva diverso dagli altri, nessuno gli voleva bene. Anche se sua madre cercava di accettarlo, non riusciva a convincere gli altri ad apprezzarlo. Così un giorno l'anatroccolo fuggì e passò l'inverno da solo, e per poco non morì"
Il piccolo anatroccolo nero stava sguazzando nell'acqua, ogni tanto ficcava la testa sotto la superficie per bagnarsi.
"Alla fine dell'inverno, però, raggiunse uno stagno in cui fu stranamente accolto da un gruppo di cigni candidi come la neve. Chiedendosi come mai lo accogliessero con gioia, guardò il suo riflesso nell'acqua...E si rese conto che non era più un brutto anatroccolo, ma era diventato un meraviglioso cigno bianco..."
Sam sentiva freddo e si chiedeva dove volesse arrivare quella ragazza con quel discorso.
"La fiaba riguarda la diversità - le disse - Fa paura, ci allontana dagli altri, ma dobbiamo essere capaci di trovare la nostra bellezza interiore e le persone che ci amano veramente"
"Tu ci sei riuscita?" le chiese Claire.

Da quel giorno Sam e Claire erano divenute inseparabili. Sam viveva al fianco di un'amica che sapeva concepire la bellezza delle cose, che gioiva per le gocce di pioggia sul viso e per le api che prelevano il polline dai fiori.
Claire era come una rosa rossa in un giardino di papaveri. E Sam era uno di quei papaveri.
Sembrava che la loro amicizia fosse eterna, niente e nessuno avrebbe mai potuto separarle.
Sam dipendeva da lei: senza, sarebbe stata persa.
Ma anche Claire necessitava della presenza di Sam. Era un rapporto simbiotico che si arricchiva di giorno in giorno. Era come se gran parte della bontà di Claire derivasse proprio dal fatto di aver trovato una persona così imperfetta che sentiva il bisogno di avere al fianco qualcuno di cui fidarsi.
Claire le diceva sempre: "La vera perfezione deve essere imperfetta. Suona strano, ma è la verità".
Sam non capiva cosa intendesse quando Claire si esprimeva con quel genere di linguaggio, sapeva solo che era uno dei suoi modi per farla sentire importante.

Un pomeriggio Claire non era tornata a casa.
Sam aveva vissuto una tremenda agonia nel cercarla senza successo. Aveva percorso in lungo e in largo i luoghi in cui avrebbe potuto trovarsi.
Non era nel loro parco preferito, dove sperava che stesse analizzando accuratamente i bozzoli delle larve in crescita, che di lì a qualche giorno sarebbero divenuti splendide farfalle, dai colori sgargianti e variopinti.
Non era nemmeno sul ponte, dove spesso si affacciava per cercare piccoli anatroccoli da incoraggiare.
E non era nemmeno sotto il loro albero preferito, a leggere un libro e ad assaporarne l'odore di nuovo.
Semplicemente Claire era svanita nel nulla.

La telefonata giunse a freddarla, inaspettatamente. Seduta davanti al camino, nemmeno il calore del fuoco crepitante riusciva a scaldarla. Era come se Claire fosse ancora lì insieme a lei, invece l'avevano trovata nascosta fra i cespugli di un parco fuori città, priva di vita.
Avevano chiamato lei perché il suo era il numero più selezionato sul suo telefono, ma questo non faceva stare meglio Sam. La mancanza della sua dolce amica la iniziava a dilaniare, un vuoto incolmabile stava prendendo posto nel suo ego affranto.
Non ci pensò due volte. Raggiunse il loro amato ponte e si fermò a osservare gli anatroccoli dello stagno. Le sembrava quasi che esprimessero anch'essi la loro angoscia per ciò che era successo.
Il desiderio di saltare era fortissimo. Sam non sapeva nuotare, sarebbe annegata rapidamente e nessuno avrebbe potuto aiutarla.
Ma si soffermò per un momento a chiedersi cosa avrebbe pensato Claire, se avesse fatto una cosa del genere.
"Il suicidio è l'ultima arma delle persone senza speranza" soleva dirle quando leggevano delle notizie al riguardo sul giornale. Sam non era capace di pensare, in situazioni del genere: si limitava a pensare che le persone che volevano farla finita dovevano avere dei buoni motivi che li spingevano a comportarsi così. Ma per Claire la morte era innaturale tanto quanto un anatroccolo abbandonato dal proprio gruppo. E ancor più era la morte provocata da se stessi.
"La vita è così intensa e così breve. Varrebbe la pena viverla anche se non ci fosse più niente per cui lottare" le diceva, guardando i piccoli uccellini cibati dalla loro madre nel nido.
"Ogni momento va assaporato, diventerà un ricordo indelebile nella nostra mente" sorrideva spesso Claire.
No, Sam non avrebbe mai potuto saltare da quel ponte. Claire l'avrebbe convinta a non farlo con i suoi modi gentili: l'avrebbe presa per mano, in silenzio. Le avrebbe raccontato la fiaba del Brutto Anatroccolo per cercare di sollevarla da quel momento di debolezza.

La sua vita non sarebbe più stata la stessa, ma Claire avrebbe sempre avuto un posto speciale nel suo cuore. Claire era una parte di Sam, dal giorno in cui aveva cercato di togliersi la vita sul quel ponte e quella dolce creatura l'aveva raggiunta convincendola a non farlo.

lunedì 24 agosto 2009

A Chocolate Box


"La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita"


Questa settimana passata è stata per me fonte di immensa gioia. Proprio quando credevo di aver mangiato tutti i cioccolatini della mia scatola, sono riuscita a trovarne un altro, nascosto, avvolto in qualcosa di morbido.
Sono felice di poter dire che la pazienza mi ha premiato.
Sono ancor più felice di poter ammettere che mettere da parte l'orgoglio, a volte, può essere fonte di immensa serenità interiore.
Forse è finito il tempo di cercare me stessa: da lunedì scorso è nata una nuova Rossella, più consapevole di chi le sta attorno e soprattutto con una marcia in più.

lunedì 10 agosto 2009

Could it be any harder?

(Fade away, fade away, fade away ahhah) x3
You left me with goodbye and open arms
A cut so deep I don't deserve
Well you were always invincible in my eyes
And the only thing against us now is time

Could it be any harder to say goodbye
live without you,
Could it be any harder to watch you go, to face what's true
If I only had one more day (fade away, fade away, fade away, ahhah)

I lie down and blind myself with laughter
Well A quick fix of hope is what I'm needin'
And how I wish that I could turn back the hours
But I know I just don't have the power yea

Could it be any harder to say goodbye
live without you,
Could it be any harder to watch you go, to face what's true
If I only had one more day (fade away, fade away, fade away, ahhah)

Well I'd jump at the chance
We'd drink and we'd dance
And I'd listen close to your every word,
As if it's your last, but I know it's your last,
Cause today, oh, you're gone.

Could it be any harder (yea fade away, fade away, fade away ohhhh)
Could it be any harder (yea fade away, fade away, fade away)
Oh yea yea could it be any harder to live my life without you?
Could it be any harder? I'm all alone, I'm all alone.

Like sand on my feet
The smell of sweet perfume
You stick to me forever baby
I wish you didn't go,
I wish you didn't go,
I wish you didn't go away
To touch you again,
With life in your hands.
It couldn't be any harder.. harder.. harder
(fade away, fade away, fade away, ahhhh) x3

mercoledì 5 agosto 2009

Vacanze a Poggio - Luglio 2009





Qualche immagine, per stemperare la tensione del post precedente.
Come vedete in vacanza si diverte anche una depressa cronica come me...

Nathan's Confessions

Una volta ho sentito dire in un film che per scrivere bene devi scrivere quello che sai.
Ecco quello che so: fra 4 giorni compio 22 anni e mi sento la più vecchia ventiduenne della Terra.

Una volta pensavo di essere il centro del mondo per tante persone.
Ero convinta che un giorno "avrei sfondato" e "avrei lasciato il mio segno nel mondo".
Ero circondata da amici che mi volevano bene e che avevano bisogno di me, quanto io ne avevo di loro.
Ero brava a scuola, prendevo sempre ottimi voti ed ero rispettata dai professori.
Avevo un buon grado di autostima, che derivava un po' dall'avere una vastissima cultura generale, anche grazie all'ambiente in cui sono cresciuta, e un po' dall'avere una famiglia che adoro.
Credevo di essere una bravissima cantante e passavo ore intere a interpretare pezzi dei miei autori preferiti.
Quando sentivo una canzone dei Coldplay o degli Oasis per caso, come sta avvenendo ora (dato che è partita sulla radio del vicino Life in Technicolor ii) mi veniva la pelle d'oca e dovevo assolutamente comunicarlo sul forum del tale artista.
Adoravo scrivere storie. Ero convinta che sarei diventata una fantastica scrittrice e che avrei venduto milioni di copie dei miei manoscritti.
Collezionavo immagini di modelli fighissimi che andavano a creare un piccolo altare nella parte interna delle ante del mio armadio in camera.
Vivevo nell'incessante attesa di qualcuno che amavo non corrisposta.
Ma più di ogni altra cosa avevo una migliore amica che condivideva tutto con me, gioie e dolori, e che mi faceva sentire speciale. Perché per avere un'amica come lei, dovevi per forza avere anche qualcosa di speciale.

Oggi non conduco una vita particolarmente emozionante. Anzi, si potrebbe dire che vivo in una routine che sembra non cambiare mai.
Sono tre anni che mi guadagno due soldi con le ripetizioni, che frequento l'università senza avere elevati picchi di bravura e che faccio avanti e indietro da Milano su treni o troppo freddi o troppo caldi.
Sono diventata una specie di automa, che subisce la vita in ogni suo aspetto e non è più capace di afferrarla e trascinarla nella direzione che gli piacerebbe prendesse.

La vita è strana: scorre tranquilla e, quando meno te lo aspetti, ti scaraventa in un baratro senza ritorno. Cerchi con tutte le tue forze di sopportare quello che accade intorno a te, ti dici che ci sono persone nel mondo che hanno guai ben peggiori di quelli che hai tu.
Ma, egoisticamente, ti senti sprofondare sempre più. Tiri fuori le unghie, ti aggrappi con ogni forza alle pareti di quel cadere sempre più in basso, ma i tuoi sforzi sono vani.
E così, quando tocchi il fondo, ti rendi conto della dura realtà della vita: non sarai mai nessuno per il mondo, perché sei solo una persona comune. Una donna destinata a vivere la vita al pieno dei suoi sforzi per cercare di portare il pane sulla tavola e di vivere una vita degna di tal nome.
Una di quelle persone che, quando poi svaniscono, non lasciano più nulla dietro di sè, se non dei figli e dei nipoti che per un po' piangeranno la sua scomparsa.

Mi piacerebbe vivere questo compleanno in modo più sereno e tranquillo, ma non posso. La verità è che quando guardo avanti, nel mio futuro, non ho alcuna certezza.
O meglio ne ho una. Fortunatamente la componente fondamentale della vita di ogni essere umano, l'amore, va a gonfie vele da ormai quasi 4 anni.
Ringrazio ogni giorno dio - o chi per lui - mi ha concesso almeno questa grande gioia, nella vita.

Ma l'amore non basta. E purtroppo una donna che ha il pessimo e merdoso e terribile e odioso e inutile e merdoso un altro paio di volte carattere che ho io, ha bisogno di sentirsi realizzata.
Vedendo persone intorno a me che stanno raggiungendo traguardi importanti, non posso fare altro che soffrire, perché io non credo che ne raggiungerò mai.
Ed è importante che io mi sfoghi su questo blog, dove quasi nessuno leggerà quello che ho scritto, perché in realtà non ho nessun altro con cui potrei sforgarmi.
Le paure più intime delle persone sono sempre le più difficili da ammettere e da combattere. Io poi non sono mai stata capace di farlo.
Una di quelle persone che mandano avanti un amico o un'amica per sapere se un ragazzo le mi piace contraccambia il sentimento, dato che non ha il coraggio di chiederlo.
Una di quelle persone che non ha nemmeno le palle di alzare una cornetta del telefono per chiamare dei servizi ufficiali, dei dottori, una pizzeria, perché non riesce a combattere quell'assurdo moto di vergogna che ne deriva.
Una di quelle persone che un tempo era tanto capace di dire tutto quello che pensava a una classe che pendeva dalle sue labbra, ma che allo stesso tempo oggi non riesce più nemmeno a prendere la porta a 4 mani e correre da un'amica per abbracciarla e farle capire quanto le manca.

Non ha uno scopo preciso questo post. E' solo uno sfogo momentaneo.
Una di quelle cose da avvolgere in qualcosa di morbido, e lasciare lì finché non si sarà in grado di farci cadere sopra un masso pensatissimo per appiattirle definitivamente.
La vita continua: questo è un anno che si sta rivelando leggermente migliore a quello passato, se non altro per tutte le bellissime esperienze che ho fatto.
Ne ho ancora molte in avvicinamento: due concerti dei Coldplay, uno degli Oasis, il campionato che sta per cominciare, una tesi che inizierò a scrivere.
Forse un giorno guarderò indietro a questo post e ne riderò, dicendo che erano solo le confessioni di Nathan.
Per ora lo avvolgo in qualcosa di etereo, di virtuale, di non-esistente nella realtà materiale: questo blog. Che più di ogni altra cosa contiene le mie ansie e i miei timori.

venerdì 17 luglio 2009

Adios Malcangi

...E Adios media del 27!
Ho accettato uno squallido 19 in cambio della prospettiva di laurearmi a dicembre.
Forse sarà stata una decisione drastica, ma non potevo permettermi di rischiare di spostare la laurea per colpa di un esame stupido. Prendere 30 avrebbe alzato la media, prendere 19 l'ha terribilmente ridotta, ma è anche vero che non me ne frega niente.
Primo: perché tanto 110 e lode non lo prendevo comunque
Secondo: perché mi sono rotta di pensare a prendere voti alti quando tanto un lavoro non lo troverò comunque
Terzo: perché domani parto e vado al mare e
vaffanculoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

giovedì 16 luglio 2009

All these things that I've done

Data: 16.07.09
Ora: 16.28
Umore: Sereno

Finalmente ho archiviato gli ultimi esami fatti sul mio Hacco. Devo ammettere che non speravo in risultati così buoni, specie pensando il caldo e la fatica nello studio. Invece mi sono messa in saccoccia 3 dei 5 esami che mi mancavano.
A questo punto mancano solo 2 esami, perché purtroppo dovrò dare per la quarta volta Malcangi...
Ma come si dice, non c'è tre senza quattro!
Il nervoso accumulato nell'ultima settimana a causa della fretta impostaci da Mussio s'è un po' calmato quando ho firmato il registro e mi ha scritto il voto sul libretto.
Ora sono più tranquilla, anche perché con i professori ci stiamo muovendo per l'argomento della tesi. Appena saprò qualcosa di definitivo vi informerò, presumibilmente domani.
Per ora penso che a quest'ora, fra tre giorni mi troverò sulla sabbia dorata a prendere il sole, lontana da tutto e da tutti. E solo dio - o chi per lui - sa quanto ne ho bisogno!

martedì 14 luglio 2009

Riflessioni di un giorno afoso

E' strano scrivere un post dall'Iphone quando ho il Computer acceso a pochi passi da me.
Però volevo provarci...
Quella di oggi è stata uma giornata lunga e intensa, piena di buoni propositi in principio, colma di ansia e rancore nel finale.
Era la giornata che poteva sancire la pace, ma un sms mattutino ha eliminato questa prospettiva.
L'esame di restauro è andato bene se contiamo i giorni in cui ho studiato, ma i risultati di Malcangi mi hanno spiazzata: ancora bocciata, e via di nuovo...E la ciliegina sulla torta finale: le discussioni del progetto sono spostate al 22...Quindi o discuto dalla spiaggia di Marina di Lesina o non so che fare...
Spero davvero che domani sarà un giorno migliore; cosa probabile visto che finalmente vedrò Harry Potter dopo un'attesa di anni!

lunedì 6 luglio 2009

Los tres caballeros & The One

"Ma cosa vuoi? Sei in seconda fila, vedrai il tuo maledetto Chris…che cosa cavolo vuoi di più dalla mia vita?!"
"Voglio non avere teste pelate giganti di fronte a me!"

Passa il tempo...sembra ieri che scrivevo queste righe nel 2004.
E fra tutte le altre sono quelle che più mi hanno fatto sorridere. Mi sembra di riuscire a guardare indietro col sorriso sulle labbra, ora.
Finalmente...

E mi accorgo di aver fatto passi da gigante nella conoscenza della lingua inglese, anche...:)

giovedì 2 luglio 2009

Binario morto


Non so bene come potrei caratterizzare la mia vita di questi ultimi 4 giorni, ma l'immagine che ho scelto mi pare calzante.
Sono felice di come sono andate le cose, perché finalmente ho smesso di provare un dolore causato da una parentesi chiusa. Ma sono anche consapevole che non si può scegliere un cammino per qualcun altro, ognuno deve fare la propria strada, seguendo scelte più o meno motivate.
La maturità non mi contraddistingue ancora, temo. Ma sono pronta per affrontare le conseguenze delle mie azioni, nel bene o nel male.
Sono sempre stata audace in questo.
Però quando arriva il momento di voltare pagina, beh lì sono piuttosto carente. E lo sono sempre stata.
Quindi ancora una volta evito di farlo.
Credo che le pagine si voltino veramente solo da morti, o peggio, quando si ha davvero dimenticato qualcuno. E non è certamente il mio caso.
E citando una mia omonima (che probabilmente ha ispirato il mio nome):

"Domani è un altro giorno"

domenica 21 giugno 2009

Hawthorne

Ecco un serial che non vedo l'ora arrivi in Italia.
Ora che è E.R. è finito mi potrò consolare solamente con un nuovo telefilm ambientato in ospedale. Puntano molto sul fatto che è "completamente dalla prospettiva degli infermieri" e che questa è una grande novità.
La protagonista è Jada Pinkett Smith - al secolo la moglie di Will Smith - e il protagonista maschile è...Udite udite, l'uomo che avrei dovuto conoscere in un'altra vita, Michael Vartan.





Quindi aspetto con ansia, anzi lo seguirò in inglese scaricandolo...Eh Eh
Però c'è da dire che il buon vecchio Michael inizia a invecchiare :(
Vedo un po' di stempia e qualche etto di grasso di troppo, ma magari è solo la classica impressione dello schermo.
Ma sei sempre il più bello!!

giovedì 11 giugno 2009

Thursday Morning Call

L'esame sembra andato bene. Ho scritto 12 pagine, spero che la mia scrittura rapida e precisa non mi tradisca. Senza contare che non ho riletto niente, e un tempo la mia abilità nelle risposte di getto era proverbiale.
In treno, al ritorno, ho pensato molto. Soprattutto al perché mi siedo sempre al contrario rispetto al verso di marcia.
All'inizio la risposta che ho trovato è stata: "Perchè mi piace vedere da dove sto venendo, dato che a volte sappiamo già dove stiamo andando, ma ci dimentichiamo del luogo da cui veniamo".
Poi mi sono guardata dentro e ho pensato: Non fare la furba.
Mi siedo al contrario perché ho paura di scoprire dove sto andando, dato che non lo so.
Ecco la colonna sonora dei miei pensieri, come sempre molto calzante.

And until you've repaid
The dreams you've bought for your lies
You'll be cast away
Alone under stormy skies

And in your head do you feel
What you're not supposed to feel
You take what you want
But you won't get it for free
You need more time
Cos your thoughts and words won't last forever more
But i'm not sure if it ever works out right
But it's ok
It's alright

When you're lonely and you start to hear
The little voices in your head at night
You will only sniff away the tears
So you can dance until the morning light


[Oasis - Where did it all go wrong]
[Oasis - Sunday Morning Call]

martedì 9 giugno 2009

Joyful Joyful

Ieri sera mi sono rivista Sister Act 2 con le mie sorelle. Un po' di sane risate per ogni singolo movimento di mani di Schizzo e per ogni cagata detta da Frankay.
E poi, ovviamente, anche un po' di sana melanconia.

mercoledì 3 giugno 2009

Maggio di sogni e stage

Il mese di maggio è stato molto pesante.
Sono riuscita a mantenere fede ai miei impegni e ho svolto il mio stage con doverosa professionalità. Nel senso che mentre molti altri miei compagni sicuramente hanno lavorato molte meno ore e si sono presentati molto meno, io sono riuscita ad andare tutti i giorni a Milano (tranne un paio di lunedì in cui non me la sono sentita perché ho tirato tardi il giorno prima, dato che è stato il periodo in cui l'Inter ha vinto lo Scudetto).

A parte il tirocinio, maggio è stato un mese intenso anche sul piano dei sentimenti.
Un po' per colpa dei miei sogni, un po' per i cattivi pensieri, ho indugiato molto spesso in una certa direzione. Ho coinvolto persino Elena per cercare di calmarmi un po', e devo ammettere che lei è riuscita a farmi capire alcune cose importanti, ad esempio che l'amicizia deve essere incondizionata e sincera.

Non ho moltissimo da dire: l'università va bene, dovrei riuscire ad arrivare a settembre con solo 2 esami mancanti e lo stage finale da fare. Non sarò una studentessa modello che si laurea a settembre, ma non mi interessa.
In questo momento ho più bisogno di definire i punti fermi della mia vita, che di laurearmi. Quando avrò capito di chi potermi fidare, forse i sogni passeranno.

domenica 24 maggio 2009

Ma perchè?

Il sogno di stanotte ha rasentato il ridicolo...
Realistico e terribile.
Il ritorno, la reazione, la discussione, la lite...Era tutto veramente reale, come l'ho immaginato tante volte. E quando mi sono svegliata di colpo, nella notte, e mi sono resa conto che era stato tutto un sogno, ho capito che questa storia non sarà mai chiusa finché non avrò capito.
Ho veramente bisogno di capire, perché non posso e non VOGLIO continuare a chiedermi "perché?".
E certamente non voglio arrivare ad avere rimpianti perché non ho avuto il giusto diritto di poter comprendere.
Penso di meritarmelo, dopo tutto questo tempo.

giovedì 14 maggio 2009

I still...

Ascoltare i Backstreet Boys in questi giorni m'ha messo addosso una grande nostalgia. Non solo di ciò che è stato, ma anche di ciò che ero.
Strano come certe canzoni d'amore si adattino anche in altri contesti.
Ma del resto vi sono molte forme d'amore.

- I STILL -
Who are you now?
Are you still the same
Or did you change somehow?
What do you do?
At this very moment
When I think of you
And when I'm looking back
How we were young and stupid
Do you remember that?

No matter how I fight it, can't deny it
Just can't let you go

I still need you
I still care about you
Though everything's been said and done
I still feel you like I'm right beside you
But still no word from you

Now look at me
Instead of moving on
I refuse to see
That I keep coming back
Yeah, I'm stuck in a moment
That wasn't meant to last

I've tried to fight it, can't deny it
You don't even know that

I still need you
I still care about you
Though everything's been said and done
I still feel you like I'm right beside you
But still no word from you

I wish I could find you
Just like you found me, then I
Would never let you go

lunedì 11 maggio 2009

In Dreams

Questa notte ho fatto un sogno bellissimo.
Come era possibile che ci fosse a casa mia Michael Vartan?
Ah ah, non è la prima volta che faccio sogni del genere: di solito ci sono dentro Chris Martin, o Noel Gallagher. Tipicamente passo del tempo con loro, gli dico ciò che sogno da sempre di dire loro.
Nel caso di questo meraviglioso attore, mi sono ritrovata con lui su un treno e poi siamo andati a casa insieme, o qualcosa del genere.
E quando questa mattina è suonata la sveglia e mi ha fatto rendere conto che era tutto un sogno, è stata una delusione incredibile.
Una volta un utente del forum dei CP che frequento spesso ha scritto questa frase in un thread:

"Non vorrei sognare mai più. Poi mi sveglio e ci rimango male."

Io l'ho eletta mia firma nel forum. Perché mai frase è stata più azzeccata per la mia vita onirica.

giovedì 26 marzo 2009

I don't know whyyyyyyyyy




Non so se è un caso che stessi cercando una cartolina di tutt'altro genere e che mi sia passata sotto gli occhi questa.
Ho anche pensato di spedirla, ma non credo davvero ne valga la pena.
Comunque se si sostituisce all'intruglio lì dentro una cioccolata, credo che il senso sia valido.

domenica 22 marzo 2009

Tribute to John Williams for 12 French horns

Un video semplicemente incredibile. Da amante di John Williams e suonatrice di corno, non posso fare a meno di contemplarlo con doverosa ammirazione.
Quest'uomo è il mio nuovo Dio.

lunedì 9 marzo 2009

Di tutto un po'

C'è qualcosa di strano nel rendermi conto che sono riuscita a dare 4 esami in due mesi.
Economia dei beni musicali (30), Diritto dell'Informazione musicale (27), Programmazione per la musica (30L) e DSP (20).
L'ultimo mi sono permessa di accettarlo. Nel senso che da quando sono all'università ho sempre accettato qualunque voto mi abbiano dato, anche il 21 di Informatica per il suono.
Ma dopo un inizio poco esaltante ci ho messo due anni a risollevare la mia media, non volevo che per colpa di un esame che posso ridare ogni volta che capita si rovinasse questo lavoro.
Insomma possiamo dire che gran parte del primo buono proposito che avevo scelto per quest'anno

Impegnarmi per trovare un buon tirocinio in università, che possa valere qualcosa per un'eventuale tesi. Sarebbe importante fare qualcosa che mi piace, ma allo stesso tempo voglio togliermi dai piedi questo pensiero e finire l'università il più presto possibile, magari entro marzo 2010. Nello stesso proposito aggiungerei l'impegno universitario, a cominciare dal periodo gennaio-febbraio. Se non do almeno 3 esami in questi due mesi sono davvero fregata.

è stata rispettata. Non solo ho dato quattro esami passandone tre, ma mi appresto a darne un quinto a fine marzo. La questione tirocinio la affronterò mercoledì mattina con i miei professori, spero che sia la volta buona. Se troverò veramente la mia strada, ve lo farò sapere...

Per concludere questo breve post, qualche osservazione sui libri che sto leggendo di recente. Posso dire che sto tradendo Mauro, nel senso che sono sempre più innamorata di Isaac Asimov.
Nessuno scrive come lui, i suoi libri e racconti sono la sintesi dei motivi per cui amo la fantascienza. Quando avrò finalmente terminato di leggere i racconti "minori" del Ciclo della Fondazione e i romanzi del Ciclo dei Robot, mi dedicherò al resto. C'è qualcosa di magico nella galassia descritta da questo autore.
Sembra così straordinariamente quotidiana e plausibile.

Un ultimo pensiero per l'Inter: mercoledì giochiamo il ritorno con il Manchester United, se andasse male vi prego di non rompere perché sarò impegnata a raccogliere i cocci.
Peace.

domenica 22 febbraio 2009

The long road to Venice...


Questo weekend è stato veramente fantastico!
Partiamo dal venerdì, con due esami in un solo giorno: un 27 messo in saccoccia e uno scritto tentato. Ma il dato importante è che fra gennaio e febbraio ho fatto tre esami, con ottimi voti, e sono riuscita a mantenere un buono proposito!
Sabato è stata la giornata di Treviso, con la città, Villorba, l'hotel, il Palaverde e gli Oasis - di nuovo... E' stato fantastico, un concerto divino, con Noel e Liam visti benissimo, così da vicino mai...
Domenica invece - ossia oggi - l'abbiamo dedicata a Venezia. Una gita bella, con una giornata di sole e il Carnevale che metteva allegria. La mia mascherina forse non potrà essere sfoggiata ogni giorno, ma sarà il ricordo di un weekend perfetto, sotto ogni punto di vista. Grazie Amore...

sabato 7 febbraio 2009

Un giorno migliore

Ci si rende conto appena svegli che sarà una giornata pessima.

Quando senti la pioggia cadere a catinelle e ti chiedi chi te l'ha fatto fare di iscriverti all'università a Milano.
Quando vai a fare colazione e tuo padre ti abbandona perché deve andare con tua madre a fare la spesa e, in fondo, tu hai 21 anni e puoi arrivare fino in stazione a piedi.
Quando il treno è in ritardo di un quarto d'ora e lo devi aspettare sotto l'acqua.
Quando quello stesso treno si presente pieno di gente e la prima classa è stata declassata, azione che ti costringerebbe a vagare sul treno in piedi per cercare un posto.
Quando quel posto non lo puoi nemmeno cercare perché la gente è stipata lungo i corridoi e quindi non riesci a camminare per cercare un'eventuale prima classe.
Quando ti fai un viaggio in treno in piedi, e non lo facevi da due anni buoni.
Quando arrivi in stazione e giù nella metro c'è una fila chilometrica per comprare i biglietti della metro.
Quando ti chiedi chi te l'ha fatto fare di non comprare un abbonamento annuale ed evitare quelle inutili code per due biglietti.
Quando arrivi in università e ha ricominciato a piovere.
Quando ti bagni perché, da brava sfigata, hai lasciato l'ombrello in macchina di tuo padre - che come detto prima non ti ha accompagnata fino in stazione.
Quando al ritorno dall'università ti rendi conto che non farai mai in tempo a prendere il treno che ti era preposta di prendere a Lambrate e quindi decidi di fermarti in Centrale.
Quando i nuovi orari fanno cagare e di conseguenza devi aspettare un'ora in stazione per un ritardo di cinque minuti.
Quando l'unica volta che vorresti un treno in ritardo, lui sarà puntualmente in orario.
Quando chiami incazzata i tuoi genitori per scoprire che sono in giro - ancora a fare la spesa - e quindi devi contattare tua sorella.
Quando devi ostiare contro tua sorella perché vuoi prendertela col mondo intero, ma in fondo non è colpa sua.
Quando gli orari cartacei che indicano tutti i treni della giornata e le relative fermate sono stati tolti da qualche intelligentone.
Quando per trovare l'unico orario cartaceo devi farti 70 gradini di Centrale su e giù come una scema.
Quando nella nuova stazione non c'è nemmeno una panca su cui sedersi.
Quando maledici la nuova Milano Centrale che fa più cagare di quella vecchia.


Eppure da qualche parte ho sentito dire che bisogna saper trovare un lato positivo in ogni cosa brutta che ci succede. Io oggi avevo la consapevolezza che domani dovrò andare al funerale di una persona che era troppo giovane, troppo gentile, troppo speciale per lasciare questo mondo.
Eppure una cosa bella m'è successa, una di quelle cose che ti fanno davvero pensare: "Basta un giorno così".
Per puro caso mi sono ritrovata davanti alla sala d'attesa di Milano Centrale. Ho deciso di entrarci perché dovevo aspettare in pratica un'ora, avevo il mio libro da finire (L'orlo della Fondazione, Asimov) e non avevo proprio voglia di stare in piedi.
Non è che lì dentro ho scoperto un mondo di magia e mistero, non è stato proprio come entrare nell'armadio de Le cronache di Narnia.

Tuttavia una cosa c'era, una cosa che mi ha leggermente addolcito il momento.
Entrare nella sala d'aspetto di Milano Centrale è stato come entrare in una puntata di Alias. In pratica assomigliava tanto alla stazione dei treni della puntata 1.22 Quasi trent'anni.
Insomma è stato come entrare in quel luogo, in quel momento mi sentivo come Syd, in attesa che qualcuno venisse a cercarmi. Con la differenza che io non stavo cercando pace in un luogo in cui "persone normali vanno ai loro lavori normali", perché non sono un agente segreto della C.I.A.

Ma il primo pensiero che mi è venuto quando ho scelto il posto in cui sedermi è stato per Alias e per quella puntata. Ed essendo quella scena particolarmente intensa e importante per il telefilm, è stata una sensazione emozionante.
Difficile da spiegare a chi non ama il cinema e i telefilm come me, anche a chi si estrania da quel mondo fittizio della televisione e cerca di vivere una vita il più realistica possibile.
Anche io ormai lo faccio.
Ma ogni tanto mi piace sentirmi felice per qualcosa di semplice.
Guardando Alias posso ancora sognare.
Sognando Alias potrò ancora sorridere nei momenti peggiori, anche quando perderò il treno!

martedì 3 febbraio 2009

"I would like to dedicate this next song to SIGNOR KAKA"

Ora cercherò di fare la mia classica recensione post concerto. Premetto, tuttavia, che è una delle più difficili che io abbia mai fatto, dato che non ho vissuto questo gig con la classica adrenalina che avrei dovuto avere. E questa mancanza di adrenalina dipende fondamentalmente da due cose:
1. conoscevo già la scaletta, in pratica a memoria;
2. ero seduta con posto numerato, cosa che mi permetteva di arrivare lì anche alle nove, volendo.

Non sono arrivata alle nove, ma alle sei. Niente traffico in tangenziale, Reby ed io eravamo fuori dal forum con la gente del parterre che ancora doveva entrare.
Abbiamo deciso di andare a mangiare e poi siamo entrate verso le sette per prendere posto. Il parterre sotto di noi si è riempito man mano, così come i posti a sedere. Il gruppo spalla è stato puntualissimo, hanno suonato dalle otto alle otto e mezza. Gradevoli, ma niente di che.
Poi l'arrivo di Lidia e Daniel, musica di sottofondo per un'altra mezz'ora e alle nove sono arrivati i Bros.
Tutto come al solito, la loro è un'entrata collaudata da anni ormai: parte Fuckin' in the bushes e circa a metà brano gli splendidi entrano sul palco. Facciamo un ultimo appunto e diciamo che avevo deciso di portarmi la telecamera per filmare il concerto. Purtroppo avevo solo un disco a casa, e quindi ho dovuto fare una selezione decisamente infelice delle canzoni da registrare.
Comunque i ragazzi entrano sul palco, Noel con la sua solita giacchetta e Liam con un cappottino chiccoso, non so come facesse a non morire di caldo.
Prima canzone in scaletta: Rock 'n' roll star, che parte appena i ragazzi mettono piede sul palco. Liam ha la voce, e si sente subito che è una buona serata per lui. Noel fa i suoi soliti coretti (che canto anche io, come sempre). E' un classico, manda il pubblico in visibilio...E' sempre così perché è una delle prime canzoni degli Oasis, una delle loro più cariche...Infatti è un grande brano per iniziare un grande concerto.
E' il turno di Lyla, vecchia conoscenza...Nonostante sia uno degli ultimi successi, è anche una delle canzoni più amate. A dimostrazione di ciò la gente l'accoglie con tanto calore. Poi il finalone a batteria è sempre d'effetto, senza contare che il batterista di questo tour è molto spettacolare, lancia spesso per aria le bacchette e le riprende a tempo!
The shock of the lightning è la canzone più attesa, il nuovo singolo aveva riportare alle sonorità i vecchi sound degli Oasis, e la canzone è piaciuta subito a tutti i fan di vecchia data. Anche questo pezzo dà molta carica, Liam lo canta bene e le seconde voci di Noel sono da urlo. Anche qui abbiamo un mega finalone tutto strumentale.
Ed ecco che arriva LA CANZONE, quella che non mancherà mai in un tour dei fratelli Gallagher, perché il pubblico la ama troppo. Cigarettes and Alcohol incomincia col classico intro in chitarra di Noel, che si mette lì in posa e guarda il suo pubblico saltare avanti e indietro, a destra e a sinistra. In lunetta non si distinguono le persone, ma solo una grande massa che si muove avanti e indietro come fa il mare. Senza contare che quest'anno ho visto per la prima volta qualcuno avventurarsi a saltare sul pubblico e farsi trascinare, fuori di testa!:)
I soli di Noel sono sempre incisivi, l'unica cosa è che fa meno seconde voci su questa Cigs and Alcohol.
The meaning of soul è una canzone che secondo me potevano evitare di fare per inserire in scaletta qualcos'altro. E' divertente, è veloce, è intensa, ma è una canzone che ha il suo doppione in Ain't got nothing, ecco perché mi stupisce la scelta di mantenerla in scaletta. Ma probabilmente Liam si diverte a cantarla.
To be where there's life è una canzone che a me personalmente non piace per niente. E' il classico stile George dei Beatles, con i suoni all'indiana. Il ritmo è blando e costante. Probabilmente la scelta di inserirla in scaletta è dovuta anche al fatto che questa canzone contiene la frase che dà il titolo all'album, Dig out your soul, che infatti è il momento in cui il pubblico urla più forte durante l'esecuzione del pezzo. In ogni caso è il momento di gloria dell'estro creativo di Gem.
Visto che non l'ho già detto lo faccio ora dato che siamo in argomento: dopo l'ultima tournée fatta insieme a Gem, Noel l'ha "promosso". Quasi tutti i soli ora li fa lui, Noel si tiene veramente poco per sè, forse quelli a cui tiene di più.
E' il momento della prima uscita di Liam, ora tocca a Noel. E per sottolineare la cosa il pubblico incita la mente degli Oasis invocandola a gran nome.
Waiting for the rapture è una canzone che io adoro, mi fa venire in mente Force of Nature, come stile. Senza contare che ha dei soli di chitarra ai punti giusti, che di fatto sono le classiche schitarrate alla Noel. Come sempre il mio bros preferito canta benissimo, sottovoce negli acuti e più urlante nelle frasi basse. Anche questa è una canzone che il pubblico accoglie alla grande. Unica pecca, forse eseguita un pochino lenta.
Ma non c'è tempo per pensare alle pecche di questo pezzo. E' il momento del concerto che vale di più. Noel introduce questo capolavoro presentando il nuovo batterista e il ghost member, poi ci dice il titolo della canzone che sta per eseguire: The Masterplan.
Si dedica alla chitarra acustica, Gem farà l'elettrica. E l'accoglienza per questa canzone è sempre la stessa: urla disumane, un canto all'unisono. Finalmente ha capito che non può non eseguire questa canzone dal vivo, forse. E' emozionante, anche se sapere prima che l'avrebbe fatta purtroppo ha rovinato un po' la magia del momento - per me. L'ultima volta che l'aveva suonata (Assago 2005) avevo pianto per tutta la canzone, non avrei mai pensato che avrei avuto la fortuna di sentire Noel cantarla dal vivo. Ora invece sembra quasi una routine :)
Dopo il momento magico, sembra quasi riduttivo il ritorno di Liam, con Noel che attacca Songbird. Un'altra canzone che continuano a fare dal vivo perché è corta e probabilmente perché Liam ci è affezionato, fu il suo primo singolo! Nonostante ciò, forse sarebbe il caso di dare più spazio ad altre canzoni e magari lasciarla da parte...Però è sempre bello sentirla, ormai anche noi fan vogliamo bene a questo pezzo, con i mitici assolini alla tastiera (by Andy Bell) e al piano.
Le due grandi sorprese del concerto, tuttavia, non sono ancora arrivate. E questo è il momento della prima: Slide Away. Una canzone che adorano soprattutto le donne (come Liam tende a sottolineare). La mia telecamera indugia per quasi tutta la canzone su Noel. Sappiamo che questa è una cazone che ha un significato profondo per lui, forse una delle poche canzone d'amore degli Oasis. E si vede che fa fatica a non essere lui a cantarla: guarda il suo pubblico in silenzio, emozionato, e come sempre canticchia le parole fra sè e sè. Liam canta bene la sua parte, il finale è tutto per Noel che attacca con i suoi "Don't know, don't care, all I know is you can take me there". Di fatto è diventata la canzone di coppia, in questa tournée. Infatti non può mancare una canzone che i due fratelli si spartiscono equamente.
La canzone successiva, invece, è "per i maschi": Morning Glory. La adoriamo tutti, si salta come matti. Forse Noel dovrebbe chiedersi come mai le canzoni che vengono accolte con più calore sono proprio quelle del secondo album, che lui sottovaluta troppo (non tanto quanto il terzo, purtroppo). Del resto questo pezzo è un classico, un po' come Cigs and Alcohol.
La tredicesima in scaletta è Ain't got nothing, uno dei pezzi di Liam del nuovo album. Come dicevo prima è in stile Meaning of soul. Anche questa è una canzone rapida, si vede che a Liam piace cantarla, anche perché è sua.
Un'altra uscita da parte del fratello minore, tocca di nuovo a Noel che stavolta rispolvera la mitica Importance of being Idle. Un po' come per Lyla, anche questa canzone viene accolta con gioia, è una delle più divertenti degli Oasis (ripensando, forse, anche al video). Mitico Noel, la canta sempre con la stessa voglia, anche se mette una "flessione" quando dice la parola STARS nel ritornello. Per spiegarmi meglio dovreste vedere il video e sentire come la canta...
Liam rientra e inizia I'm outta Time, la canzone simbolo dell'ultimo album. Chi l'avrebbe mai detto che Liam avrebbe scritto mai un pezzo così melodicamente bello? Il suo gracchiante finale sugli acuti si mescola nelle urla del pubblico, di conseguenza nel complesso la canzone l'ha eseguita bene, bravo Liam! La chicca è il finale in minore, un bel regalino da parte di Noel :)
La critica invece è alla mancanza della voce del buon vecchio John. Per sopperire mi sarei aspettata una bella immagine di John che appariva sugli schermi (ah, fra parentesi, è la prima volta che i bros hanno dei bellissimi schermi alti dietro di loro, permettono a tutti di vedere dei bellissimi primi piani!). Però del resto Liam ha detto che la canzone NON è dedicata a John Lennon, quindi...
Noel imbraccia la chitarra acustica e inizia a suonare gli accordi della prossima canzone: WONDERWALL. Suona tutta la prima parte girato verso il batterista, si gira a inizio di seconda strofa in pratica. Liam canta con gusto, e a quanto pare si inventa un
There are many things that I
would like to say to you
but I don't speak Italian
che strappa urla calorose dal pubblico.
E' LA canzone, come sempre. Il simbolo degli Oasis, chi non conosce Wonderwall? Per Noel si vede che è una fatica non cantarla, lo si capisce dal modo che ha di canticchiarla fra sè e sè (un po' come per Slide away). Anche in questo caso la mia camera indugia su di lui, in fondo l'ha scritto lui questo capolavoro...
E dopo il magic moment, è arrivata la seconda sorpresa di cui vi parlavo: Supersonic. Il primo singolo degli Oasis segue la loro canzone più celebre. Questi stronzi potevano anche farla prima! Tutto il pubblico l'adora, tutti la cantano, tutti la volevano. Liam canta bene, i soli di Noel in risposta alla sua voce nel ritornello sono bellissimi, come nella versione dell'album. Ci mancava questa chicca, grazie per averla proposta in questo tour, bros!

I ragazzi fanno una finta uscita, classica, con Liam che saluta facendo cenno che è finita. Ovviamente sappiamo che non è così. Ma a rientrare dopo qualche minuto è solo Noel con i musicisti. Arriva un altro momento tutto per lui, in cui suonerà di fila due canzoni meravigliose. La prima è DON'T LOOK BACK IN ANGER. Solitamente è il momento più atteso del concerto, con il pubblico che canta a una sola voce nei ritornelli. E in effetti questo accade anche questa volta, ma in questo tour Noel ha deciso di proporci una versione acustica e dolce della sua (immagino) canzone peferita. E in effetti è un momento molto romantico, se ci facciamo bene caso. Ma la chicca è la prefazione che fa alla canzone, e che ha dato titolo a questo mio post. Essendo i bros grandissimi sostenitori del Manchester City, Noel dedica la canzone al SIGNOR KAKA, quasi a dire che per lui non vale più niente, come Sally :)
Nel finale, al solito, Noel ci fa cantare il pezzo conclusivo, per poi farlo lui stesso. E come sempre gli applausi sono tutti per il suo genio.
Il momento che aspettavo più di tutti arriva dopo questa canzone: Noel esegue Falling down.
Immagino che metterla dopo Don't Look abbia un preciso significato per lui: credo che la consideri un capolavoro, un po' come me (e mia sorella Lidia). Purtroppo la critica italiana non l'ha accolta benissimo, cosa che non concepisco. Valutano di più canzoni classiche come Bag it up piuttosto che un masterpiece come Falling down. Noel la canta benissimo, e dato che il pubblico pare non apprezzare "troppo" (nel senso che non ci sono particolari urla calorose) mi piace pensare che lui la esegua ogni volta per chi, come me e mia sorella Lidia, ha un gusto più fine nello scegliere le canzoni da amare degli Oasis. Per quelli come me che ameranno per sempre The Masterplan più Cigs and Alcohol, oppure Talk tonight più di Rock 'n' roll star. Noel canta Falling down divinamente, cambiando leggermente i valori nei ritornelli (cosa a cui mi ero preparata, lo faccio anche io). E lo ringrazio per aver scritto questa canzone che mi scalda il cuore.
Liam rientra per il gran finale: un'altra canzone che non potrà mai mancare è Champagne Supernova. E quello che dicevo prima in merito al secondo album si nota anche qui: il pubblico adora questa canzone, così come i fratelli. In fondo ha un significato profondo anche per loro. Ed è sempre bellissimo sentire la voce di Liam, arrabbiata e delusa, e gli assoli di Noel, altrettanto furiosi. Il finale con la batteria, e il mare. E ormai siamo arrivati alla fine.
Liam introduce la canzone con un bel "I'm the fucking walrus", che ovviamente significa che eseguiranno I'm the walrus, dei Beatles. E' la cover che fanno quest'anno. Ed è bella e divertente, col pubblico che risponde alle parole di Liam con i mitici "ohhhhhhhh" del ritornello. Il finale è tutto per gli strumenti, Liam lascia il palco quasi subito. Alla fine della canzone Gem distribuisce plettri alla prima fila, Noel saluta tutti ed è l'ultimo a uscire.

Il concerto è stato uno dei migliori di sempre, soprattutto per la scaletta scelta dai ragazzi. L'unica grave pecca è la mancanza di Live forever, non si può andare via senza averla sentita, secondo me. Poi vabbè, il solito odio di Noel per Be here now, ma ormai è risaputo.
Ringrazio i fratelli Gallagher per questo bel concerto, emozionante e di ottima elevatura musicale. Non mi sono emozionata tanto come tre anni fa, ma solo per ragioni mie personali.
Noel, ci vediam a Treviso!


I link dei miei video su youtube:

The shock of the lightning

Slide Away - Morning Glory

Waiting for the rapture - The Masterplan

Cigs & Alcohol (intro)

Fuckin' in the bushes - Rock 'n' roll star

Wonderwall - Supersonic

The importance of being Idle