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domenica 20 luglio 2008

Elizabethtown

Tu ed io abbiamo un talento speciale e l'ho capito immediatamente.
Quelli come noi si chiamano "supplenti".
Io sono stata una supplente per tutta la vita.



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Leggendo, ma soprattutto ricordando, mi rendo conto di quanto questa sia la verità dei fatti.
Questa sera ho visto Elizabethtown insieme a Lidia. Era praticamente una vita che non vedevamo un film insieme noi due, anche perché lei vive a Como con Daniel, mentre io sono ancora in questo buco di Arcene.
Però stasera, mentre la tosse secca di Lidia ci accompagnava durante la visione del film, mi sono resa conto che quello che questa pellicola insegna, non vale solo per le coppie.

Ho passato tutta la mia vita a sperare di diventare qualcuno di speciale. A credere che nel mondo le cose belle accadono a chi sa aspettare.
Convinta di avere dei talenti che in realtà non possiedo affatto.
Circondata da persone migliori di me che mi volevano bene e mi accettavano, con tutti i miei difetti.
Severus Piton mi definirebbe "una mediocre circondata da persone più in gamba di me".

Temo che in parte sia vero.
Frequentare l'università mi ha posto di fronte a un muro. Sono cambiata e ho iniziato a capire che la vita non è tutta bianca o tutta nera. Ci sono delle sfumature e non è vero che una cosa o è bella o è brutta. Semplicemente puù non essere come ce l'aspettavamo.

Eccomi qui, alle ore 23.17 del 20 luglio 2008. Chi avrebbe mai pensato, 5 anni fa a quest'ora, che tutto sarebbe diventato così difficile?
Che mi sarei trovata ad affrontare la vita che verrà e rendendomi conto che in realtà sono sempre stata solo una SUPPLENTE?
Ho accompagnato la vita di altri, magari migliorandola e magari peggiorandola.
Sono stata abbandonata da tutti e mi rendo conto ora di non avere più un amico che mi stimi e mi dica ogni giorno quanto valgo.
Non l'ho mai avuto.

Le persone che amavo mi hanno abbandonato man mano, trovandone altre a loro più affini.
Guardo il mio elenco telefonico e mi rendo conto che non c'è veramente nessuno che potrei chiamare a quest'ora per parlare di tutto e niente.
E leggere fa male, e ricordare fa ancora più male.
E leggere cose scritte nel passato fa più schifo ancora.

Certo non me la passo male: mi rimangono sorelle e affini, e un ragazzo che mi ama per quella che sono. Quante volte avrò scritto queste frasi?
Sto diventando veramente noiosa e mi accorgo che tenere un blog inizia a non avere più senso perché tanto interessa a gran pochi quello che ho da dire.

Che senso ha buttare i miei dilemmi nell'etere se non ho più un "caro etere" a consigliarmi?

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Da domani non avrò più molto tempo per deprimermi. A venti giorni dal mio ventunesimo compleanno, mi sono resa conto della realtà dei fatti.
Sentirsi abbandonata da tutti fa schifo.
Rendersi conto che non valgo niente per nessuno fa più schifo ancora.
Capire che di fatto, probabilmente, è solo colpa mia e del mio carattere particolare...Non ha veramente prezzo.

Perciò mi consolo nella mia musica: come potete sentire il sottofondo del mio blog è automatico; si tratta della canzone Lovers in Japan dei Coldplay. E' tratta dal loro nuovo album, successo planetario e dalla bellezza inaudita.
E' veramente il loro miglior album. E se lo dico io - come molti sanno - vuol dire che deve essere veramente divino.
Perciò Chris mi allieterà nell'oscurità. Del resto è sempre lui che dice

Lights will guide you home
and ignite your bones
And I will try to fix you

Chi meglio di te può "fixarmi" Chris?



Sono sempre stata una supplente per chiunque.
Anche per me stessa.




giovedì 17 luglio 2008

Apoteosi

Un grande applauso per il mio Amore, che ha passato gli scritti!!

Sono così fiera di te, Apuciuck...
Ora il peggio è passato, rimane il momento della concentrazione per la fase finale.
Ma sono certa che l'affronterai con grinta e determinazione.

Ti amo!



PS: A quanto pare il 16 porta fortuna...

mercoledì 16 luglio 2008

59

Ahah alla fine tutto bene. Ho preso 59 come voto complessivo dei miei due esami di questa mattina.

Lascio a voi amanti di matematica l'arduo compito di capire quali sono i due voti singoli che ho preso...
Chi ci riesce me lo scriva in commento. La combinazione può essere una sola, in effetti.

Ora posso dire di avere rispettato due dei miei propositi:
- massimo impegno nello studio
- passare tre esami prima di luglio...

Quindi...
A risentirci, ora mi godo una meritata mini-vacanza ad Arcene Marittima!


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martedì 15 luglio 2008

Sixteen, again

Un numero che mi perseguita da un paio di anni ormai:



...quando credevo di non riuscire a prendere la borsa di studio l'anno scorso...
http://beerok23.blogspot.com/2007/05/hating-number-16.html


...quando mancavano 16 giorni a un esame...
http://beerok23.blogspot.com/2007/05/16.html


...come gli scudetti dell'Inter...
http://beerok23.blogspot.com/2008/05/e-sono-16.html


...Come domani, data in cui usciranno i risultati delle prove scritte dell'esame di stato di Mauro...
http://www.unibg.it/struttura/struttura.asp?cerca=universitalavoro_estato


...Come domani, data bastarda in cui dovrò sostenere due appelli in un solo giorno per la prima volta!

9.30: Seminario di Comunità virtuali
10.30: Orale di Laboratorio

Per la serie...



L'unica cosa positiva è che se tutto andrà bene tornerò a casa con due voti sul libretto - si spera belli - e un proposito per quest'estate realizzato!

Stay tuned per altre news...

domenica 13 luglio 2008

Warning Sign

Non è un nuovo blog e nemmeno un cambiamento.
Non mi andava l'idea di farne menzione su Confusion never stops, ma forse è giusto che sia così.

Si tratta di un'altra parte di me, quella che ancora non ha smesso di sognare.
Sapori, colori, tante emozioni.

Warning sign è tutto questo.

mercoledì 9 luglio 2008

Anniversario

9 luglio 2008.

Se penso a un anno fa mi viene da star male.
Mia mamma e mia sorella Reby sono andate alla messa in ricordo di mia nonna, a Ponte.
Ovviamente io sono qui, sennò non starei scrivendo questo post.

Non sono voluta andare. Fondamentalmente non potevo perché domani ho la consegna del progetto e di conseguenza sono molto impegnata.
Poi il mercoledì è il giorno di Mauro, dovevo stare qui.

La verità è che non avevo la forza di andarci, di sicuro avrei pianto tutto il tempo pensando alla nonna. Sono abbastanza forte, non ho pianto spesso pensando a lei in quest'anno che è passato.
Però penso tanto. Ricordo.
Mi manca tantissimo.

Non avevamo quel rapporto intenso fra nonna e nipote, lo aveva molto di più con le mie sorelle, specialmente con Rebecca...Però mi manca.
La sua figura, quello che significava...

Forse rilassarmi un po' mi farà bene.



When I was just a little girl
I asked my mother, what will I be
Will I be pretty, will I be rich
Here's what she said to me.

Que Sera, Sera,
Whatever will be, will be
The future's not ours, to see
Que Sera, Sera
What will be, will be.

When I was young, I fell in love
I asked my sweetheart what lies ahead
Will we have rainbows, day after day
Here's what my sweetheart said.

Que Sera, Sera,
Whatever will be, will be
The future's not ours, to see
Que Sera, Sera
What will be, will be.

Now I have children of my own
They ask their mother, what will I be
Will I be handsome, will I be rich
I tell them tenderly.

Que Sera, Sera,
Whatever will be, will be
The future's not ours, to see
Que Sera, Sera
What will be, will be.

martedì 8 luglio 2008

Riflessioni estive

8 luglio 2008.
Manca praticamente un mese al mio compleanno.
Quest'estate sta volando via come non avrei mai voluto che accadesse. Ti giri un attimo èd è già di nuovo settembre.
L'unica cosa che volevo era godermi un po' il riposo, ma è dalla fine dei corsi che non faccio altro che studiare!
Però se tutto va bene con il 15 luglio dovrei trovare un po' di pace e poi dovrò solo fare un appello orale - sempre che passi il progetto che consegnerò a breve.
La verità è che anche ad agosto non avrò tregua, dovrò studiare come una matta per preparare tre esami diversi - di cui uno in modo moooolto più approfondito degli altri.

Ma la cosa che fa più paura è che ad agosto dovrò iniziare seriamente a pensare che cosa dovrò farne della mia vita. L'anno prossimo inizia il tirocinio ed io non ho ancora idea di cosa chiedere di fare. Sono un po' disperata. L'unica cosa che vorrei sarebbe trovare un lavoro che mi soddisfi, laurearmi e sapere che tutto andrà bene.
Ma più passano i giorni - ed ecco perché temo la velocità di quest'estate - più mi sento insicura e un senso di inquietudine mi attanaglia.
Vedo un enorme corridoio nero, nient'altro.

Intanto finiamo questi due esami, sperando che vadano bene. Poi, una volta passato il mio compleanno - e quello di Mauro - ci penserò.
Ovviamente senza trovare una risposta.