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mercoledì 7 maggio 2008

Riscoprire la Lettura

Non è un titolo strano.

Erano mesi che non leggevo un libro.

Anzi se non contiamo Harry Potter e i Doni della Morte di fatto sarà un anno che non leggo un libro che non sia della saga della Rowling.

La verità è che il tempo scarseggia: quando sono a casa mi metto al computer, navigo in rete, scrivo puntate di Alias, chatto e posto nei forum, scovo news interessanti, vedo film...

Insomma tutto quel poco tempo libero che ho lo dedico ad altro.



Ma il 25 aprile, quando sono andata a Bergamo per il V-Day del buon Beppe, mi sono ritrovata di fronte una Fiera del Libro e non ho potuto più trovare scuse.

Mi sono detta: "Ecco la buona occasione per spendere un po' di soldi per me stessa. Compro un bel libro".



Allora nasceva la seconda domanda: quale libro comprare?

Sembra strano ma quando ti trovi di fronte ad una scelta così ampia è davvero difficile scegliere. Mi sono diretta subito verso la fantascienza, volevo assolutamente il libro "Neuromante" di Gibson. Ne abbiamo parlato a lezione e di fatto è il libro che ha iniziato l'era della "realtà virtuale". Mi interessava, ma al momento non ricordavo il nome e non l'ho trovato.

Così ho vagato un po' per gli scaffali, senza meta precisa.



E alla fine eccolo: un libro che mi attira non per titolo o autore, ma per la copertina, questa:





Un caso che fosse proprio un libro di Asimov?
Non credo...

Immaginate la gioia di leggere la trama di "Trilogia della Fondazione". Un libro di fantascienza che di fatto non tocca granché gli argomenti spaziali. Ma è sensazionale perché quest'uomo era veramente geniale.
Un matto visionario che ha inventato la "psicostoriografia", la scienza che sta alla base dei tre volumi, inventata dallo scienziato Hari Seldon.



Questa disciplina permette di concepire l'evoluzione della storia dell'umanità con precisione assoluta, di prevedere le crisi politico-sociali che ci saranno nel corso dei millenni. E tramite essa Hari Seldon pianifica il futuro di un nuovo Impero che andrà a sostituirsi a quello attuale ormai decadente.



Quanto è attuale quello che scrive Asimov.
L'Impero romano e Sallustio.
L'Impero Galattico e Asimov.

Ma l'idea è sempre la stessa: siamo una razza in declino. E andiamo verso la disfatta totale.

A parte le considerazioni retoriche e apocalittiche, vorrei ringraziare questo libro. Vorrei dire al mondo che ho riscoperto il piacere di leggere, di perdermi nel profumo di pagine scritte, di immaginare mondi lontani.

1 interventi:

Anonimo ha detto...
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