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mercoledì 9 maggio 2007

Anam-ji

Nel silenzio accomodante, ieri notte una canzone ha infranto il buio della mia camera. Una sorpresa per l'udito, dolce e delicata.





All'alba i tuoi occhi blu cadevano dalle nuvole
Ed il silenzio lassù era voce mutabile
Precipitare dell'acqua, della terra le lacrime
Il rischiarare del cielo ed era un canto, un volo
Era la gola del mondo, il suo respiro più profondo
Il suo rimbombo, il suo battito
Era la gola del mondo, il suo respiro più profondo
Il suo rimbombo, il suo battito

Vieni da dove non sai e non sai dove andrai…
Anam - ji

Scordi i nomi delle stelle e il tuo nome
Guarda: voli senza ali, guarda…sali

Non hanno forma o parole la bellezza e la verità
In un dicembre di sole le hai trovate o chissà
Le nevi della montagna, le foreste dell'anima
Chi avrà il coraggio di perdersi la via troverà
Ed il tuo passo leggero apre le porte del mistero
Tra rivelarsi e nascondersi
E senza nome e catene, senza follia e senza ragione
Eri bellezza, eri verità

Vieni da dove non sai e non sai dove andrai…
Anam - ji

Scordi i nomi delle stelle e il tuo nome
Guarda: voli senza ali, guarda…Sali

Era la gola del mondo, il suo respiro più profondo
Il suo rimbombo, il suo battito
Era la gola del mondo, il suo respiro più profondo
Il suo rimbombo, il suo battito

"C'era qualcos'altro lassù che col passare del tempo
divenne per me sempre più importante: il Silenzio.
E' un'esperienza a cui non siamo più abituati.
C'erano vali silenzi e ognuno aveva le sue qualità.
Di giorno il silenzio era la somma del cinguettare degli uccelli,
del gridare degli animali e del soffiare del vento,
su cui non compariva mai un suono che non venisse dalla natura.
Non il rumore di un motore, né quello prodotto da un uomo.
Di notte il silenzio era un unico sordo rimbombo
che usciva dalle viscere della terra, attraversava i muri, entrava dappertutto.
Il silenzio lassù era un suono,
un simbolo dell'armonia dei contrari a cui aspiravo.
I miei orecchi, mi accorgevo, non sentivano assolutamente nulla...
Ma quel rimbombo era fuori e dentro la mia testa.
La voce di Dio?
La musica delle sfere?
Stando in ascolto anch'io cercavo di definirlo e immaginavo solo un enorme pesce
che cantava sul fondo del mare.
Meraviglioso il silenzio...
Eppure noi moderni, forse perché lo identifichiamo con la morte, lo evitiamo, ne abbiamo quasi paura..."

Vieni da dove non sai e non sai dove andrai...Anam - ji
Scordi i nomi delle stelle e il tuo nome Guarda: voli senza ali, guarda, Sali…




La citazione parlata è tratta da:
T. Terzani, “Un altro giro di giostra"

2 interventi:

Nritya ha detto...

Sundari!!!! (in sanscrito signifca "bella")

Nritya ha detto...

Scaricato il programma e sentito la canzone... se non fosse per le parole in italiano, avrei detto di essere in una strada assolata di bucarest. Bella, e soprattutto vera!